Per quattro dei sei bambini coinvolti nello scandalo affidi illeciti di Bibbiano c'è un lieto fine, infatti il Tribunale dei Minori di Bologna, una volta valutati i loro casi, ha deciso che gli infanti vengano restituiti ai loro genitori naturali. La cittadina in provincia di Reggio Emilia in queste settimane è finita al centro della cronaca nazionale, e non solo, perché l'autorità giudiziaria ha scoperto un vero e proprio giro legato al mondo degli affidi.
I bambini infatti, senza motivo, venivano sottratti ai loro genitori naturali, e affidati a parenti o amici, soprattutto di gente che operava nell'ambito dei servizi sociali della Val D'Enza. La vicenda ha suscitato un'aspra polemica poiché i minori sarebbero stati sottoposti a delle vere torture: su di loro si sarebbero usati anche strumenti ad impulsi elettrici, questo in modo che la loro mente potesse essere manipolata e nelle udienze giudiziarie questi ultimi non potessero ricordare assolutamente nulla.
Inchiesta 'Angeli e Demoni'
L'indagine è stata ribattezzata "Angeli e Demoni", e si è concentrata sulle false certificazioni prodotte per togliere i piccoli alle famiglie naturali.
Al momento risultano indagate 29 persone, tra cui anche il sindaco della cittadina emiliana Andrea Carletti, che si è autosospeso dal Pd ed è stato interdetto dal prefetto del capoluogo emiliano. Al momento, lo precisiamo, il primo cittadino si trova agli arresti domiciliari, ed è solamente accusato di abuso d'ufficio e falso. Il sindaco Carletti infatti avrebbe assegnato alcuni locali ad una onlus, almeno così spiega il suo legale sulle pagine del quotidiano online Fan Page. La notizia che quattro dei bambini possono tornare a casa è arrivata proprio nel giorno in cui in città si recherà Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell'Interno.
L'ira del leghista: 'Giù le mani dai bambini'
Nelle forze di maggioranza governative, ma in tante varie altre correnti politiche, grande è stato lo stupore quando la notizia degli affidi illeciti è cominciata a circolare sui giornali di tutta Italia.
Anche lo stesso Partito Democratico ha preso le distanze da quanto successo, e proprio per questo negli scorsi giorni il partito di Nicola Zingaretti ha querelato i Cinque Stelle, e in particolare il ministro del Lavoro e vicepremier Luigi Di Maio, per diffamazione. Proprio il leader del M5S avrebbe usato in diretta tv delle frasi offensive e lesive della dignità nei confronti dei dem, in quanto avrebbe dichiarato che dopo lo scandalo di Bibbiano il Movimento non voglia avere niente a che fare con il Pd. L'inchiesta comunque prosegue, e coinvolge anche il sindaco di Montecchio (Pd) e l'ex presidente dell'Unione Val D'Enza. Oggi Salvini, come su detto, si recherà nella cittadina emiliana, questo proprio per difendere la dignità dei bambini, sia da papà che da ministro dell'Interno. "A Bibbiano in difesa di chi non si può difendere" - così dice il vicepremier sui social network.