La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha sequestro giovedì scorso, 10 ottobre, numerose armi e munizioni in alcuni garage che avevano sede in uno stabile del capoluogo calabro. Secondo quanto riferiscono gli inquirenti, all'interno del complesso sono stati trovati anche 1.100 grammi di cocaina e, su uno dei pacchi, sarebbe stato impresso anche il simbolo della massoneria, ovvero il celebre compasso, la squadra e il cosiddetto "Occhio Onniveggente".

Si tratta di un ritrovamento assai particolare. Un trentenne del posto che aveva affittato il garage è stato tratto in arresto in flagranza di reato, mentre nessuna conseguenza sul piano penale è scaturita per il proprietario dell'immobile, totalmente estraneo ai fatti.

Stabile in una zona periferica della città

L'immobile dove sono stati sequestrati le armi e gli stupefacenti si troverebbe alla periferia di Reggio Calabria e, lo stesso, secondo quanto riferisce Repubblica sulle sue pagine online, era stato preso di mira già alcune settimane fa dagli stessi inquirenti, i quali avevano sospettato che al suo interno si trovassero cose illecite.

Il rione dove è stato rivenuto quello che è stato definito un vero e proprio arsenale sarebbe inoltre molto controllato dalla criminalità organizzata locale e questo particolare avrebbe anche causato alcune difficoltà agli inquirenti per potersi muovere agilmente e scoprire subito il posto dove si nascondeva il tutto. L'arsenale in questione sarebbe di proprietà della 'Ndrangheta, la cosca mafiosa che opera proprio nel territorio in questione ma anche in altre parti d'Italia. In totale le Fiamme Gialle hanno recuperato e posto sotto sequestro ben 14 tra mitragliatrici, pistole e fucili, oltre a 500 cartucce.

Ritrovati anche due chili e mezzo di esplosivo

L'operazione della Finanza è scattata all'improvviso e i militari hanno agito anche con l'ausilio dei cani molecolari.

Quando gli inquirenti sono entrati all'interno dello stabile hanno trovato materiale di vario tipo, come ad esempio abbigliamento e lenzuola. Proprio sotto quest'ammasso di roba i cani hanno fiutato la presenza di materiale sospetto. Sono quindi cominciate ad emergere le armi, ma la vera sorpresa si è avuta quando i finanzieri si sono recati in un soppalco del garage, dove i militari hanno rinvenuto ben due chili e mezzo di esplosivo. In particolare, riferisce in una nota la Guardia di Finanza, c'era gelatina dinamite a base di nitroglicerina. In queste ore i militari hanno avviato tutte le indagini del caso proprio per risalire alle organizzazioni che detenevano tutto questo materiale. Si deve capire infatti perché c'era tanto esplosivo e tante armi. L'operazione di polizia è stata denominata "Bunker".