Da Desio (provincia di Monza e Brianza) arriva l'ennesima cronaca di un episodio di razzismo sui campi da calcio. A fare i conti con l'ignoranza e l'isteria, stavolta, è stato un "pulcino" di soli 10 anni. Durante la partita, una mamma, ha insultato il baby calciatore chiamandolo "negro di m...a". La società, unita, ha denunciato l'episodio e ha deciso di replicare con un'iniziativa particolare: scendere in campo con il volto dipinto di nero.

Razzismo anche tra i pulcini

In questi giorni stanno facendo molto discutere gli attacchi contro Mario Balotelli durante la partita di Serie A "Verona-Brescia" di domenica 3 novembre. Ad un certo punto dell'incontro dal settore 'Poltrone Est' dello stadio Bentegodi, infatti, si sono alzati "buu" e cori discriminatori contro "Super Mario". Gli ultras dell'Hellas hanno subito minimizzato, ma la Procura di Verona ha già aperto due fascicoli d'indagine.

In questo contesto, fa riflettere quanto successo sabato scorso, durante un match del campionato Pulcini 2009, quando la Aurora Desio Calcio ha ospitato la Sovicese.

Ad un certo punto, però, i toni si sono scaldati e la situazione è degenerata. Una donna, mamma di un piccolo calciatore di Sovico, si è "lasciata prendere la mano" e si è messa ad insultare un ragazzino di colore militante nel Desio: "Negro di me..." urlando dagli spalti. Il campionato dei più piccoli non prevede la presenza di un arbitro federale e la partita è continuata comunque. A fine partita, però, il ragazzino ha raccontato tutto all'allenatore ed i compagni di squadra hanno confermato la sua versione.

Alla mamma oscar d'inciviltà e Daspo

La Aurora Desio Calcio, fin dalla sua fondazione, s'impegna a trasmettere ai piccoli sportivi i valori della lealtà, del rispetto e del fair play (sulle loro maglie hanno fatto anche cucire la scritta "SquadraAntiBulli").

La società, dunque, ha subito denunciato l'episodio inviando un comunicato al ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, a Martina Cambiaghi (assessore allo Sport e giovani della Regione Lombardia), a Barbara Magni ( sindaco di Sovico con delega allo Sport), alla stessa Società Sovicese calcio e a Lnd Figc.

"In Brianza, razzismo nei confronti di un bambino di 10 anni - ha esordito - noi non ci stiamo!". Poi, dopo aver esposto brevemente quanto successo, ha assegnato "l'oscar dell'inciviltà” alla mamma che, dagli spalti, ha dato il peggio di sé. Rivolgendosi ai vertici della Sovicese, quindi, l'Aurora Desio ha preteso che venga avviata un'indagine interna volta ad individuare l'autrice di un gesto indegno e vile nei confronti di un bimbo di 10 anni.

La dirigenza, ferma nelle sue intenzioni, ha anche dichiarato che fino a quando la colpevole non sarà individuata e sottoposta a "Daspo temporaneo" la squadra si rifiuterà d'incontrare i pulcini di Sovico. Pazienza, se questo comporterà penalizzazioni o multe.

Come gesto antirazzista simbolico, inoltre, la società desiana ha annunciato che durante il prossimo turno di campionato, i ragazzi, scenderanno in campo con il volto dipinto di nero. Una provocazione per far capire che l'unica razza che esiste è quella umana.