Ieri, 9 maggio, è arrivata un’altra ordinanza della Regione Calabria nell’era dell’amministrazione di Jole Santelli. A poche ore dalla bocciatura del Tar di Catanzaro dell’ordinanza del 29 aprile con la quale si consentiva l’apertura di bar e ristoranti con servizio all’esterno, il governatore della Regione Calabria ha emanato un’altra ordinanza. Si tratta della numero 41 del 9 maggio 2020.

Questa volta, il governatore Jole Santelli deve fare un passo indietro e sospendere l’attività di bar e ristoranti con servizio all’esterno, pur consentendo di fare attività sportiva nei circoli e nelle strutture a ciò adibiti. Però non si tratta di un ripristino tout court dell’attività dei circoli sportivi, perché sono previste delle limitazioni. Infatti, si può fare sport solo all’aperto nel rispetto del distanziamento sociale.

I limiti all’attività sportiva

La possibilità di fare sport nei circoli non è libera da vincoli. Difatti, con l’ordinanza di ieri della Regione Calabria si fissano dei limiti precisi alla possibilità di fare sport, rispettando le misure anti-contagio della Fase 2.

Nel testo si legge che è consentita l’attività sportiva anche all’interno di circoli e strutture, purché la stessa avvenga in spazi all’aperto tali da evitare il contatto diretto tra gli atleti. Inoltre, è fatto salvo l’obbligo di rispettare il distanziamento sociale.

Tutte le sospensioni in atto con la nuova ordinanza

Allo stesso modo in cui si consente l’attività sportiva all’aperto, la nuova ordinanza del governatore della Regione Calabria Jole Santelli preclude altre attività. In primo luogo, com’era prevedibile dopo la bocciatura del Tar di Catanzaro dell’ordinanza di dieci giorni fa, si sospende l’attività di bar e ristoranti con servizio all’esterno e per i quali rimane la possibilità di lavorare da asporto.

Ma c’è di più. A fronte del lasciapassare relativo al praticare sport nei circoli che abbiano spazi all’aperto, rimangono sospese le attività sportive da svolgersi in luoghi chiusi come palestre e piscine che implicano, ad ogni modo, l’utilizzo di spogliatoi.

Dall'ordinanza consentita anche la pesca

Con lo scopo di alleggerire le misure della Fase 2 e sulla scia degli altri interventi presi con l'ordinanza di ieri, è consentito anche praticare sia la pesca sportiva che quella ricreativa. Tale attività potrà svolgersi da terra, in acque interne e in mare, ma anche in questo caso sono previste precise limitazioni. L'ordinanza, oltre a fare riferimento alla normativa vigente relativa allo svolgimento della pesca sportiva e ricreativa, dispone che l'attività di pesca potrà essere praticata al massimo da due persone conviventi. In più, è previsto l'obbligo di rientro nella stessa giornata.