La tragica vicenda si è svolta la notte dell'8 giugno a Torino, il protagonista è un ragazzo di 25 anni originario del Bangladesh, Mohammad Ibrahim, trovato decapitato nella propria camera da letto, al civico n. 95 del terzo piano di un palazzo di Corso Francia.

La vittima

Arrivato in Italia nel 2014, viene descritto dagli amici come un giovane tranquillo che trascorreva le sue giornate a lavorare; la vittima infatti rivestiva la mansione di lavapiatti e inserviente di cucina presso un ristorante di Collegno, comune alle porte del capoluogo piemontese.

Divideva l'appartamento insieme a un altro ragazzo suo connazionale, lo stesso che ha dato l'allarme chiamando la polizia dopo aver scoperto il cadavere del coinquilino, al rientro dal lavoro dallo stesso ristorante in cui lavorava la vittima. Il proprietario del locale "Donna Margherita" afferma alla Stampa: "Un bravissimo ragazzo e gran lavoratore. Ieri era il suo giorno di riposo, quando mi hanno telefonato dicendomi che fosse morto, ho pensato ad uno scherzo".

I colleghi lo raccontano come il membro di una grande famiglia, riportando alla "Repubblica: "Era andato al suo paese per un lungo periodo, circa un anno e mezzo, prima del lockdown, anche perché la moglie aspettava un bambino".

I vicini di casa lo dipingono come onesto e tranquillo, non creava mai problemi a nessuno né si era reso protagonista di vicende spiacevoli o preoccupanti, nessun problema con la giustizia. Sul posto sono giunti molti conoscenti avvertiti dal coinquilino che hanno appreso la notizia con stupore e profonda tristezza per la dipartita dell’amico.

Le indagini

Il coinquilino, ascoltato dagli agenti, dichiara di essere uscito intorno le 19 e di essere rientrato verso mezzanotte e mezza, praticamente a fine turno. In base alle indagini, il ragazzo si stava preparando la cena, ciò porta gli inquirenti a constatare che sia stato un tentativo di rapina terminato in tragedia, e che l'aggressore abbia colpito di sorpresa la vittima alla gola più volte, tra le 19 e le 24.

Le indagini sono state affidate alla squadra mobile della questura di Torino, coordinate dal Pm Valentina Sellaroli. Sono state richieste le immagini delle telecamere di sorveglianza.

Altro omicidio

Il giorno dopo sempre a Torino, stavolta a Piossasco, è stato registrato un altro omicidio. Stavolta la vittima è un uomo di 49 anni, ucciso dai ladri entrati in casa sua per una rapina, con un colpo di pistola allo stomaco dopo una colluttazione. In casa erano presenti la moglie e il figlio di 13 anni. L’assassino è scappato. Sono intervenuti sul luogo i carabinieri, anche queste indagini sono coadiuvate dal Pm Valentina Sellaroli.