“Il padre di Saman Abbas continua a minacciarmi anche dal Pakistan, ho paura”. Nel corso dell’ultima puntata programma Chi l’ha visto? il ragazzo – pachistano, ma residente in Italia – che si era fidanzato con la 18enne ha rivelato nuovi particolari sulla vicenda, che lasciano supporre come la giovane sia stata uccisa dai familiari per le sue scelte in contrasto con le loro volontà. In particolare sono stati fatti ascoltare i messaggi carichi di insulti, inviati ancora oggi al cellulare del ragazzo, che ha accusato apertamente il papà della sua fidanzata, scappato nel Paese natale con la moglie.
Inoltre il testimone ha spiegato come il padre di Saman gli avesse raccontato del matrimonio combinato, che era previsto in Pakistan tra la giovane e un cugino più grande di lei. Sarebbe stato proprio il rifiuto di sposarsi da parte di Saman, per rimanere in Italia con il fidanzato, a spingere i familiari a compiere il delitto, che sarebbe stato eseguito materialmente dallo zio, nei pressi dell’abitazione degli Abbas a Novellara, in provincia di Reggio Emilia.
Saman aveva paura che potessero farle del male
Il fidanzato ha parlato anche delle crescenti paure di Saman, che poco prima della scomparsa – avvenuta lo scorso 30 aprile – lo aveva invitato a recarsi dalle forze dell’ordine nel momento non avesse più avuto notizie di lei.
Infatti, alcuni giorni dopo la sparizione della ragazza, il giovane era corso dai carabinieri, che però lo avevano tranquillizzato; tuttavia, non riuscendo più a mettersi in contatto con lei, aveva deciso di informare l’avvocato della comunità in cui la 18enne era stata ospitata, dopo essersi allontanata dalla famiglia. Nel corso del programma di Federica Sciarelli sono stati ascoltati anche gli ultimi messaggi audio inviati da Saman al suo compagno, in cui la giovane raccontava di aver sentito i familiari usare espressioni come “uccidiamola”: tuttavia la madre l’aveva rassicurata, spiegandole che quella volta non stavano parlando di lei, ma di un’altra ragazza, scappata in Pakistan.
Continuano le ricerche del corpo di Saman
Nel frattempo continuano le ricerche del corpo di Saman, che per gli inquirenti, dopo essere stata uccisa, sarebbe stata sepolta nei campi dell’azienda agricola presso la quale i parenti della giovane lavoravano, a pochi passi dall’alloggio occupato dalla famiglia Abbas, nelle campagne di Novellara.
Nelle operazioni sono stati utilizzati anche i cani molecolari per perlustrare la zona, controllata dall’alto anche da un elicottero dei carabinieri: inoltre gli esperti hanno impiegato strumenti come l'elettromagnetometro, che esamina in profondità il terreno, riuscendo a individuarne tutte le anomalie. Secondo quanto riporta Il Messaggero, nelle ultime ore gli inquirenti si sarebbero concentrati su un’area ristretta, compresa tra alcune serre dell’azienda. Infatti, studiando le immagini delle telecamere di sorveglianza, chi indaga sulla scomparsa della giovane sarebbe riuscito a farsi un’idea precisa dei possibili movimenti dei sospettati.
Il cugino di Saman è stato estradato in Italia
Gli inquirenti sperano di avere informazioni sul luogo esatto in cui sarebbe stato occultato il corpo di Saman dal cugino 28enne, che nelle scorse ore è stato estradato dalla Francia, dove era stato arrestato lo scorso 29 maggio a Nimes, mentre si stava dirigendo verso la Spagna.
Infatti nelle prossime ore il giovane, che è stato trasferito nel carcere di Reggio Emilia, sarà ascoltato dai magistrati: il 28enne è uno dei tre uomini con le vanghe, apparsi nel video registrato dalle telecamere dell’azienda agricola il 29 aprile, un giorno prima della scomparsa di Saman. Secondo chi indaga, i tre si stavano recando a scavare la buca in cui seppellire i resti della giovane, che sarebbe stata uccisa dallo zio, ancora latitante.