L’ennesimo episodio di Cronaca Nera che vede una donna uccisa da un ex compagno respinto si è consumato nella serata di mercoledì 20 ottobre a Castegnato, in provincia di Brescia. La vittima si chiama Elena Casanova, 49 anni: è stata aggredita in strada davanti a casa e ammazzata a martellate da un 59enne con cui aveva avuto una relazione, ormai terminata da circa un anno.

A quanto pare l’uomo non si rassegnava alla fine del rapporto tra i due: negli ultimi mesi non si era limitato a tormentare Elena con messaggi e pedinamenti, ma era perfino arrivato a bucarle le ruote dell’auto. Tuttavia nessuno immaginava che potesse arrivare a compiere un gesto così estremo, uccidendola, tanto che non risultano denunce nei suoi confronti.

La ricostruzione dell’aggressione a Elena: la lite con l’ex fidanzato all’uscita di casa

Secondo le prime ricostruzioni, l’assassino avrebbe atteso che Elena uscisse dalla sua abitazione presso le villette a schiera in via Fiorita, poco dopo le 19, per aggredirla.

La donna se lo sarebbe ritrovato davanti alla sua automobile: quindi sarebbero partiti gli insulti e le grida da parte dell’uomo. La 49enne sarebbe entrata nella vettura: a quel punto il suo ex avrebbe sfondato un finestrino, trascinandola sull’asfalto, e avrebbe iniziato a colpirla con il martello. Un vicino di casa, richiamato dalle urla della donna, ha assistito alla scena, ma non ha potuto far nulla per salvare Elena dalla furia omicida dell’ex fidanzato. È stato proprio questo testimone ad avvisare per primo i carabinieri e a raccogliere la confessione dell’assassino: “L’ho uccisa”, gli avrebbe ripetuto in dialetto. Dopo qualche minuto, sul posto sono arrivati i militari dell’Arma della Compagnia di Chiari, che seguono le indagini, sotto il coordinamento del pm Carlo Pappalardo della procura di Brescia.

Le forze dell'ordine hanno trovato il responsabile del delitto ancora in piedi, a pochi passi dal corpo della vittima e dal martello insanguinato, lasciato a terra. Dopo esser rimasto per circa due ore in una gazzella dei carabinieri, il 59enne è stato condotto in caserma, dove è stato interrogato.

Chi era Elena Casanova: la vittima del femminicidio era un’operaia dell’Iveco

Elena Casanova lavorava da anni come operaia all’Iveco; dal suo precedente matrimonio era nata una figlia di 17 anni, Alice. Negli ultimi mesi aveva accudito l’anziana madre, che era riuscita a sconfiggere la Covid. I conoscenti la descrivono come una donna altruista e devota, grande appassionata di arte. Anche l’ex fidanzato aveva un matrimonio alle spalle: padre di due ragazzi, lavorava saltuariamente nel settore edile.

In molti spiegano che l’uomo non voleva accettare la fine della storia con Elena, ormai conclusasi da circa un anno.

L’ex marito di Elena è passato con la figlia in auto dal luogo del delitto subito dopo la tragedia

Tra i primi a giungere sul luogo del delitto vi è stato anche l’ex marito di Elena: era in auto con la figlia Alice. I due si stavano recando a casa dell’uomo, poco distante da quel punto, dopo aver comprato delle piadine per cena: hanno visto l’assassino fermo con le braccia conserte, mentre fumava una sigaretta vicino al corpo di Elena, ormai privo di vita, quando le forze dell’ordine ancora non erano arrivate. Quindi l’ex marito della vittima ha avuto paura e ha pensato a mettere in salvo la figlia.

Dopo un po’ è tornato con il fratello di Elena sul luogo dell’aggressione. Tra le tante persone accorse, anche un amico della 49enne: l'uomo, piangendo, ha raccontato ai presenti come si fosse scambiato dei messaggi con lei fino a poco prima della tragedia.