I funerali di Liliana Resimovich si sono celebrati oggi, 25 gennaio, in forma strettamente privata al cimitero di Sant'Anna di Trieste. La sua morte è ancora avvolta nel mistero. Il marito 72enne, Sebastiano Visintin, tra i primi ad arrivare, resterebbe il primo indiziato pur non essendo indagato. "Non auguro a nessuno di andare al funerale della persona amata da principale sospettato", ha detto ai giornalisti che gli chiedevano quale fosse il suo stato d'animo.
Mentre tutta l'Italia attende di sapere come sia morta la 63enne ex dipende della Regione Friuli, le indagini vanno avanti senza escludere alcuna pista. Tac e autopsia non hanno fatto chiarezza: si attendono gli esiti degli esami tossicologici per capire se possa avere assunto sostanze.
Liliana, 'La verità verrà fuori da sola'
Stamattina, non più di una trentina di persone, tra familiari stretti e amici, hanno salutato per l'ultima volta Liliana al cimitero di Sant'Anna. Il marito ha detto di non augurare a nessuno di vivere la sua esperienza: quella di un uomo che, mentre piange la donna della sua vita e le dà l'addio, è guardato da tutti con sospetto.
"Ho visto la gente dentro, al funerale, e non ti danno neanche la mano. Tante persone si sono rivolte contro di me, mi sono sentito infangato", ha detto. Tra i presenti, la nipote e la cugina di Lilly sfoggiavano un cartello rosa con su scritto 'Lilly sempre con noi'. Sul muro del piazzale dell'ingresso posteriore del cimitero, qualcuno aveva affisso un piccolo cartello con la scritta 'Ciao Lilly. Cam R.I.P.'. L'acronimo potrebbe significare: 'ciao amore mio riposa in pace'.
Il marito, sotto braccio al figlio Giorgio con il quale non aveva rapporti da anni e che lo ha accompagnato a scegliere i fiori, ha comprato un bouquet da mettere sulla bara. Sarebbe stato uguale a quello che Lilly aveva nel giorno del matrimonio.
"Sono qui a sostegno di mio padre, non ho niente da dire né da aggiungere", ha detto il figlio. Sulla bara, Sebastiano ha posto anche un cappello rosso e una maglietta rossi che Lilly indossava durante le gite in bicicletta, e i sassolini che raccoglieva durante le escursioni con il marito. Sebastiano ha portato anche le foto di tanti viaggi. "Il pensiero vola al giorno del matrimonio, avevamo una bella vita, felice, tranquilla, senza problemi, adesso Lilly vola. la immagino sorridente", ha detto ai giornalisti dopo la cerimonia. E ha aggiunto: "Mi resterà sempre tanta, tanta gioia. Sempre dentro, è questo che mi terrà in vita". Poi, sulle indagini: "La verità verrà fuori da sola, ormai sono molto vicini, ho saputo che sono molto vicini", ha detto riferendosi agli inquirenti e a possibili svolte.
Dopo la cerimonia religiosa nella cappella, il feretro è stato sepolto in un loculo dello stesso cimitero. La Procura ha vietato la cremazione perché potrebbero rendersi necessari altri esami. Quando darà il nulla osta, rispettando la volontà di Liliana, il corpo potrà essere cremato e le ceneri collocate nella tomba della mamma.
Claudio, il grande assente
Assente, oggi, Claudio Sterpin, l'82enne che il giorno della scomparsa di Liliana l'aspettava a casa sua. Il cosiddetto 'amico speciale' con cui sembrerebbe che Liliana volesse scrivere una pagina nuova della sua vita lasciando il marito, aveva annunciato che non avrebbe partecipato alle esequie: "Andare al suo funerale, una prova troppo grossa", le sue parole.
Per una strana coincidenza, il rito funebre è stato celebrato di martedì, giorno degli incontri di Sterpin e Liliana da settembre.
Liliana, forse morta il giorno della scomparsa
Secondo le ultime ipotesi, Liliana sarebbe morta lo stesso giorno della scomparsa, il 14 dicembre. Dall'analisi dei due sacchi che ricoprivano il corpo, non sarebbe emersa alcuna traccia di Dna diverso da quello di Liliana. Si è trattato di un omicidio o di un suicidio? Pare ancora difficile da stabilire. Possibile che il corpo sia rimasto nel boschetto del parco dell'ex ospedale psichiatrico di Trieste dove è stato trovato il 5 gennaio, fin dal momento della scomparsa? Si tratta di un'ipotesi, ma n'è anche un'altra: che sia stato collocato in quel punto in un secondo momento.
Se fosse rimasto lì per tutto quel tempo, esposto all'intemperie e ad altro, si spiegherebbe l'assenza di tracce.
Forse l'assunzione di qualche sostanza avrebbe determinato lo scompenso cardiaco accertato e poi potrebbe esserci stata la fase dell'occultamento del corpo. Una telecamera di un autobus nel rione San Giovanni dove abitava avrebbe ripreso Liliana per pochi istanti prima di svanire nel nulla mentre camminava da sola fuori il 14 dicembre. Avrebbe indossato gli stessi vestiti con i quali è stata ritrovata 20 giorni dopo.