Resta un mistero la morte di Liliana Resinovich. Prima la Tac, poi l'autopsia sul corpo della 63enne trovata senza vita lo scorso 5 gennaio in un boschetto all'interno del parco dell'ex ospedale psichiatrico di Trieste, non hanno dato risposte certe su cause e modalità della morte. Restano in piedi le due ipotesi, suicidio e omicidio, ora sembrerebbe con una leggera prevalenza della prima. In vista di altri possibili accertamenti, la Procura di Trieste ha disposto il divieto di cremazione della salma.

Liliana Resinovich, sepolta ma non cremata

Sepolta, non cremata.

Questa la condizione posta dalla pm titolare delle indagini, Maddalena Chergia, che ha concesso il nulla osta per consentire i funerali di Liliana Resinovich. Ancora non è stata fissata una data, ma si dovrebbero svolgere in forma privata. Le indicazioni della Procura di Trieste sono chiare: se sarà necessario fare ulteriori esami, la salma dovrà essere riesumata. Le indagini a carico di ignoti per sequestro di persona vanno avanti in tutte le direzioni in attesa dell'esito degli esami tossicologici. Non saranno però pronti prima di un mese e stabiliranno se la 63enne possa aver assunto farmaci o sostanze letali. Altri accertamenti in corso da parte della Scientifica, sono quelli sugli oggetti trovati addosso a Liliana.

Anche se si accertasse che la 63enne abbia assunto sostanze letali, non si spiega la modalità del ritrovamento. Se è plausibile un suicidio tramite farmaci, come avrebbe fatto Liliana a indossare due sacchetti di nylon, chiusi al collo ma non stretti? Avrebbe fatto tutto da sola? Le buste farebbero pensare a un'ipotesi di soffocamento.

Ma dall'autopsia non sarebbero emersi segni che riportano a sofferenza respiratoria. Il sospetto è che fosse già morta. E perché, poi, sarebbe uscita di casa con una borsetta a tracolla vuota trovata accanto al corpo? C'erano farmaci che ha preso per togliersi la vita? Ma non sono stati trovati. Qualcuno l'ha indotta? L'ennesimo mistero lascia spazio ad altri interrogativi senza risposte.

Perché si sarebbe suicidata? Perché stava vivendo un momento di difficoltà, tra crisi coniugale e un ex ritrovato? Secondo l'amica Adriana che l'aveva vista la sera prima, avrebbe passato un brutto momento. Il procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo, ha scritto che non si può privilegiare l'ipotesi omicidiaria rispetto al suicidio.

Liliana, il marito: 'Un mistero che mi distrugge'

"È tutto un mistero che mi sta distruggendo. Non so darmi spiegazioni", ha detto Sebastiano Visintin, il 72enne marito di Liliana Resinovich di fronte alle incertezze investigative. L'uomo nelle ultime ore ha avuto un malore. Finora molto loquace, su suggerimento del suo legale ha scelto di non parlare più perché la sovraesposizione mediatica probabilmente non ha giocato a suo favore.

Ora dice che conoscere la verità sulla morte di Liliana è il suo chiodo fisso. Ha affermato di essere addolorato al pensiero che la sua Lilly possa essersi tolta la vita: non si sarebbe reso conto del malessere della moglie, anche se negli ultimi mesi l'aveva vista silenziosa e triste come non mai dopo 32 anni insieme.

Nella sua ricostruzione dei fatti, Sebastiano si è spesso contraddetto: è stato solo per stanchezza? In un'intervista ha dichiarato che il giorno della scomparsa, il 14 dicembre, Liliana sarebbe uscita di casa sconvolta. Come avrebbe fatto a saperlo, avendo altrove detto di essere uscito prima lui? In un'altra intervista ha asserito di averla vista tranquilla e serena. Ha poi indicato due orari diversi in cui quella mattina si sarebbe alzata.

Ha sostenuto di avere un alibi perfetto, ma una volta ha detto che quella mattina sarebbe andato in bici a provare una nuova telecamera, un'altra di essere stato nel suo laboratorio ad affilare coltelli in nero per supermercati e pescherie.

Liliana, l'amico speciale: 'Non si è tolta la vita'

Qual è la vera Liliana? La donna cupa descritta dal marito, o quella innamorata che una volta a settimana andava dall'82enne Claudio Sterpin, l'amore ritrovato dopo 40 anni, a stirargli le camicie? O erano due aspetti compresenti in lei? Per l'82enne, Liliana mai avrebbe pensato di togliersi la vita: "Anche se riesco a stare con te per sei mesi, un anno, è il coronamento della mia vita", gli avrebbe detto.

Il giorno della scomparsa, sarebbe dovuta andare da lui: gli aveva detto che avrebbe tardato per passare prima a un negozio di telefonia a Trieste a fare un'operazione."Non si fa un'operazione senza portarsi il telefono", l'obiezione di Claudio.

La Liliana che lui conosceva, aveva progetti per la sua vita, anche con lui. Dal canto suo, Sebastiano ha sempre detto di non sapere nulla del rapporto tra Lilly e Claudio perché il loro matrimonio sarebbe stato ad alto tasso di felicità.