La cattedrale di Notre Dame di Parigi riaprirà al pubblico il 7 dicembre 2024 dopo più di cinque anni dall’incendio che il 15 aprile del 2019 ne deturpò bellezza e maestosità.
Il luogo simbolo di Parigi e della Francia è pronto così a riaprire come confermato dallo stesso Macron durante una recente visita di Stato in Germania.
L'evento segna la conclusione di un lungo processo di restauro, che ha coinvolto un team internazionale di esperti, architetti e artigiani: su tutti si segnala il restauro della guglia eseguito seguendo il progetto dell’architetto Eugène Viollet-le-Duc del 1859.
La struttura di capriate monumentali del tetto, chiamata in gergo foresta, è stata così ricostruita in legno di quercia servendosi di metodologie di carpenteria medievale e moderna. L'opera non è ancora stata completata, i lavori procederanno infatti anche dopo la riapertura.
Sull'inserimento di elementi moderni alla fine ha vinto la linea morbida
In seguito alle numerose proteste generatisi sui primi progetti di modernizzazione, avvalorati tra l'altro dallo stesso Macron, il governo transalpino ha optato infine per una soluzione morbida in parte sulle orme del passato (come dimostrato dal caso della guglia) in parte sullo stile moderno, come testimoniato dai nuovi interventi sul piazzale che campeggia di fronte alla struttura.
In un primissimo frangente si è proceduto con la messa in sicurezza dell'edificio, il tetto e la guglia erano infatti collassati. Successivamente, si è lavorato per preservare le parti storiche danneggiate e ricostruire quelle perdute, seguendo con cura i dettagli architettonici originali.
Oltre ai lavori sulla guglia e sulla struttura esterna, anche l'interno di Notre Dame ha ricevuto un'importante attenzione.
I restauratori hanno lavorato per ripristinare le opere d'arte danneggiate e migliorare l'accessibilità all'interno della cattedrale.
Prima dell'incendio, Notre-Dame poteva accogliere fino a 10.000 visitatori contemporaneamente, ma per far defluire il significativo flusso di turisti attesi per la riapertura l’ingresso sarà contingentato fino a 2.500 persone alla volta per i prossimi sei mesi.
Immediatamente dopo che Notre Dame riaprirà se stessa al prossimo, avrà inizio la costruzione di un centro visitatori ipogeo e la riqualificazione della sezione del Parvis, con i lavori che dovrebbero chiudersi nel 2027.
La riapertura di Notre Dame non è solo un evento architettonico, rappresenta infatti una grande vittoria culturale e religiosa per Parigi e per la Francia. La cattedrale è simbolo di fede, arte e storia e la sua riapertura porterà non solo i pellegrini e i turisti a visitarla, ma anche a rafforzare il legame profondo tra la città e la sua eredità storica. La stessa che ha alimentato la resilienza della comunità e il desiderio di ricostruire quanto era andato perduto.