Suor Paola, all'anagrafe Rita D’Auria, è morta a Roma all’età di 77 anni, dopo una lunga malattia.

Guido De Angelis ha annunciato la triste notizia del suo decesso durante la serata dedicata a una famosa bandiera laziale degli anni Settanta, Giorgio “Long John” Chinaglia.

Suor Paola era famosa per la sua fede calcistica della Lazio

La religiosa era un volto noto in tv per le sue appassionate apparizioni nella trasmissione sportiva Quelli che il calcio supportando la Lazio, sua squadra del cuore.

La suora era nata a Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, e si era trasferita a 20 anni nella capitale, prendendo i voti dopo alcuni anni di noviziato nella festa della Conversione di San Paolo, assumendo il nome dell’apostolo delle genti Paolo di Tarso declinato al femminile. La religiosa, affrontando con coraggio la sua malattia, si è spenta serenamente nella sua cella del convento della sua congregazione di appartenenza, le Suore Scolastiche Francescane di Cristo Re.

La suora ha sfruttato la sua notorietà in TV portando aiuto alle persone più deboli, fondando l’associazione So.Spe. (Solidarietà e Speranza), creando una struttura di sostegno specializzata per aiutare i giovani in difficoltà e i detenuti nelle carceri.

Suor Paola ha partecipato negli ultimi anni anche ad altre trasmissioni, come quella Bella Mia condotta da Pierluigi Diaco su Rai2.

Il cordoglio della Lazio e della politica per ricordare la religiosa

I tifosi e la società della Lazio, alla notizia del suo decesso, hanno dichiarato il lutto. in sua memoria Infatti la società biancoceleste ha pubblicato su X una nota per ricordare la religiosa: “Per sempre con noi. Ciao, Suor Paola. La S.S. Lazio, con in testa il presidente Claudio Lotito e la dottoressa Cristina Mezzaroma, partecipa commossa al cordoglio per la scomparsa di Suor Paola D’Auria, fervente religiosa e orgogliosa ambasciatrice della Lazialità”. La Lazio, sempre nella nota, ha voluto ricordare anche il suo impegno nei confronti dei giovani e delle persone in difficoltà, le ragazze madri e i detenuti, augurandosi che la sua associazione continui il lavoro da lei iniziato, perché, come continua la nota, “mancherà il suo sorriso”.

Altri commenti sono pervenuti dalla politica italiana. Il ministro degli Interni Piantedosi ha ricordato il suo impegno per gli ultimi ed ha aggiunto: “Non la dimenticheremo. E lo faremo aiutando tutti quelli che ne erediteranno il compito di dare accoglienza e calore umano a chi continuerà a presentarsi alla sua porta”. Anche il ministro degli Esteri Tajani, ha esternato sui social il suo cordoglio per una “persona buona con un animo gentile”. Ed ha anche aggiunto che “la città di Roma perde una sua icona religiosa, volto di carità e speranza”.