Il festival internazionale del giornalismo torna anche quest'anno, dal 30 aprile fino al 4 maggio, a Perugia.

Per fare quest'edizione, tanto attesa quanto improbabile per la grave carenza di fondi in cui versava la regione Umbria, si è combattuto fino all'ultimo… Sembra ieri quando Arianna Ciccone, la fondatrice del Festival diede il triste annuncio:

"Stop at the top; ci fermiamo nel momento di maggiore successo, perché non vogliamo offrire un prodotto scadente, solo per farlo a tutti i costi. Ma non tenne conto degli amanti del festival, che non ci stavano.

E così a quel punto son seguite una serie di mobilitazioni… Da una parte coloro che avevano conosciuto il festival, vi avevano preso parte e lo avevano amato: da semplici cittadini a giornalisti più o meno famosi a livello internazionale, dall'altra sempre più multinazionali si rendevano disponibili a sponsorizzare quell'ottava edizione.

E così proprio poco dopo l'annuncio della chiusura del Festival, è iniziata una vera e propria mobilitazione: locale, nazionale ed internazionale, per far sì che l'Ijf, in un modo o nell'altro, si facesse. Tanto da far ritornare la regione Umbria sui suoi passi ed offrire 160.000 euro per quel festival che gliene poteva portare anche il doppio… ma Arianna Ciccone rifiutò l'offerta: "soldi pubblici non ne vogliamo più.

E' una questione di principio."

Risultato: oltre 110mila euro donati in 89 giorni, testimonianza della forte volontà da parte di tutto il mondo di tenere viva questa iniziativa così attesa e amata,

Di pochi giorni la notizia che ad affiancare sponsor importanti come google, nestlè, la Commissione Europea e Autostrade per l'Italia si è aggiunto Amazon.

Incontri, dibattiti, interviste presentazioni di libri, proiezione di documentari, questa edizione non avrà nulla da invidiare alle altre,

un calendario ancora più ricco di eventi ad accesso gratuito, in cui non mancheranno i workshop, dunque anche importanti momenti di formazione.

Le tematiche di quest'anno saranno legate all'ascesa del lettore ed allo sviluppo del giornalismo nell'era dell'open web.