Dalla notte degli Oscar 2014 arriva una grande soddisfazione per il Cinema italiano: La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino con Toni Servillo ha vinto il premio Oscar 2014 come Miglior film straniero. Quello insignito del prestigioso premio è il sesto film per il grande schermo a firma Paolo Sorrentino.

Tutti i film per il cinema di Paolo Sorrentino con e senza Toni Servillo: qui vi proponiamo l'opera cinematografica completa di Sorrentino, il regista napoletano che ha riportato l'Oscar in Italia, ricordando come per 4 dei suoi 6 film la scelta del protagonista sia ricaduta sull'attore Toni Servillo, anch'egli napoletano(più precisamente di Afragola).

La filmografia completa per il cinema di Sorrentino con e senza Servillo

L'uomo in più (2001). Opera prima per il cinema di Sorrentino di cui firma soggetto e sceneggiatura. Il film è ispirato al cantautore Franco Califano e al calciatore Agostino De Bartolomei: ambientato a Napoli, negli anni '80, il film racconta la storia di due uomini - entrambi di nome Antonio Pisapia - uno calciatore che non si piega al calcio scommesse (Andrea Renzi) e l'altro (Toni Servillo), detto Toni, che fa il cantante. L'uomo in più ha vinto 2 Ciak d'oro, un Nastro d'Argento (miglior regista esordiente) e ha ricevuto tre candidature ai David di Donatello.

Le conseguenze dell'amore (2004). È l'opera II di Paolo Sorrentino con Toni Servillo nel ruolo di Titta Di Girolamo, protagonista del film. Di Girolamo è un cinquantenne che vive una vita grigia e monotona in un albergo svizzero. Il protagonista, in realtà, ricicla soldi per la mafia, ma un incontro cambierà la sua vita. Le conseguenze dell'amore ha vinto dieci David di Donatello, otto Nastri d'argento e due Globo d'oro per la migliore sceneggiatura e l'attrice rivelazione (Olivia Magnani, nipote di Anna), più numerose nomination a premi nazionali e internazionali.

L'amico di famiglia (2006). Primo film di Sorrentino senza Servillo. L'amico di famiglia racconta la storia di Geremia (Giacomo Rizzo), un settantenne che apparentemente dirige una piccola sartoria ma che in realtà è un usurario senza scrupoli.

Anche qui è prevista una redenzione. Questo film è stato un parto travagliato tanto che dopo la sua presentazione a Cannes 2006, e prima di essere distribuito nei cinema italiani, è stato 'cambiato'. L'opera ha poi ottenuto diverse nomination ai David di Donatello e ai Nastri d'Argento.

Il Divo (2008). Sorrentino e Servillo tornano insieme per un film su Giulio Andreotti. Ne scaturisce un ritratto cinico e grottesco di uno dei personaggi più controversi di sempre della politica italiana. Il Divo ha ricevuto numerosi riconoscimenti italiani e internazionali: tra gli altri, il premio della giuria al Festival di Cannes 2008, il David di Donatello e l'European Independent Film Critics Awards.

Il film ha poi ricevuto anche una nomination all'Oscar 2010 come Miglior trucco.

This Must Be the Place (2011). Nell'ultimo film di Sorrentino, prima de La Grande Bellezza, non c'è Servillo bensì Sean Penn nel ruolo del protagonista. Con This Must Be the Place, primo film in lingua inglese, Sorrentino sbarca a Hollywood e racconta la storia di Cheyenne, ex rockstar annoiata che non ha mai smesso i costumi di scena e che dall'Irlanda va negli States per portare l'ultimo saluto al padre che non vede da 30 anni. This Must Be The Place ha vinto, tra gli altri, il premio della giuria ecumenica a Cannes 2011, 6 David di Donatello e tre Nastri d'Argento.