Test d'ingresso: Lorenzin, dichiarazioni
Beatrice Lorenzin, ministro della Salute del Governo Letta, nelle sue dichiarazioni sull'abolizione del test d'ingresso alle facoltà sanitarie si è dimostrata contraria. Prevista per ottobre la conclusione della commissione istituita dal patto con le Regioni e il ministero della Pubblica Istruzione Stefania Giannini sul tema della formazione, del reclutamento del personale sanitario e delle specializzazioni del ramo di medicina.
Il ministro Lorenzin ha dichiarato la necessità di "tener conto dei fabbisogni futuri [...] per non ritrovarci senza medici, come è successo in Inghilterra". Al momento, il test di ingresso alle facoltà mediche, che prevedono l'accesso attraverso un numero programmato, costituiscono anche garanzia di selezione tra gli studenti meritevoli, anche se non tutti sono d'accordo con la modalità di somministrazione della prova.
Test d'ingresso: Giannini, dichiarazioni
Il ministro Stefania Giannini ha dichiarato che la modalità di somministrazione dei test di ingresso delle facoltà mediche e sanitarie "sono un capitolo del passato", e che il suo compito sarà quello di studiare e organizzare un altro sistema di selezione degli studenti meritevoli all'accesso alle facoltà sanitarie e mediche, che prevedono un numero programmato - considerato, comunque necessraio.
In ogni caso, la situazione sul test della facoltà di medicina è ancora complessa e non ha trovato soluzione e/o risposta definitiva, rimanendo sul limbo fino al mese di ottobre. Il ministro Stefania Giannini rimane ferma nelle sue dichiarazioni: "Il numero chiuso è necessario", portando avanti la linea sulla permanenza del test di ingresso delle facoltà a numero programmato per il mese di settembre.