Una delle tradizioni più caratteristiche del nostro paese è di certo il trasporto della macchina di Santa Rosa che si tiene a Viterbo. Nella notte del 3 settembre una enorme statua del peso di 5 tonnellate e di altezza di circa 30 metri viene trasportata per le medioevali vie viterbesi dalla forza di 100 uomini detti facchini. L'emozionante spettacolo che si ripete da secoli, che stupisce e fa commuovere migliaia di persone devote è stato dichiarato dal 4 dicembre dello scorso anno patrimonio orale e immateriale dell'umanità da parte dell'UNESCO. La ricorrenza ha avuto origine intorno all'anno 1258 in onore della traslazione del corpo di Santa Rosa da Viterbo dalla chiesa di Santa Maria in Poggio al santuario a lei dedicato, tenutasi il 4 settembre di quegli anni e voluta da papa Alessandro IV. In origine era previsto il trasportato di un baldacchino che riportava l'immagine della santa che progressivamente ha assunto le attuali dimensioni. "Facchini di Santa Rosa, sollevate e fermi". Questo l'urlo con cui il capo facchino incita i suoi uomini a dare inizio al trasporto.



Quest'anno il consueto percorso è stato integrato con due ulteriori soste. Partendo da Porta Romana, vicino la chiesa di San Sisto, la macchina arriverà al Santuario di Santa Rosa fermandosi 7 volte: Piazza Fontana Grande, Piazza del Plebiscito dove la macchina compie un giro su se stessa per salutare la folla e uno dedicato ogni anno al ricordo di una persona devota, piazza delle Erbe, chiesa del Suffragio, piazza Verdi, piazza della Repubblica di fronte al monumento dei facchini, nuovamente piazza Verdi per poi affrontare l'ultimo tratto, il più difficile, che i facchini compiono correndo in salita. L'appuntamento è il 3 settembre 2014 alle ore 21. Non ci si può perdere l'ultimo viaggio di "Fiore del cielo" il nome dell'attuale macchina che l'anno prossimo cederà il posto. Infatti sono stati stanziati dal comune dei fondi per la costruzione della nuova macchina. A tal proposito è stato indetto un bando.