Quando gli australiani Simon Morley e David Friend decisero di creare uno spettacolo tanto fuori dal comune non avrebbero mai pensato che sarebbe andato avanti per diciotto anni. Tradotto in cinque lingue e rappresentato nei teatri molto riscaldati di ben trenta Paesi. Puppetry of the Penis è uno show irriverente e dissacrante che consiste nel creare origami manipolando i genitali maschili. Non serve essere attori porno, perché lo spettacolo non ha nulla di erotico o spinto; ma serve sicuramente molta autoironia e nessun senso del pudore per stare sul palcoscenico nudi esplorando le varie possibilità dell'organo maschile davanti ad una platea.

I genitali vengono infatti tirati, allungati e ripiegati creando molto stupore nel pubblico ed anche un po' di preoccupazione per la salute dei due showman. Sebbene non vi sia nulla di pericoloso, comunque, vi è sempre un medico a controllare le operazioni.

Lo show in sé presenta diversi livelli di difficoltà: si va dall'occhio all'hamburger, dalla Tour Eiffel al mostro di Lochness con nuotata annessa; il tutto in totale naturalezza e divertimento. Le figure sono numerose e vengono adattate di volta in volta a seconda del Paese in cui ci si esibisce senza mai creare imbarazzo. Lo spettacolo, infatti, abbatte il tabù che regna sulla nudità maschile portandolo su una dimensione di assoluta disinvoltura ed ironia anche tramite veri ed esilaranti sketch.

Le serate, però, sono vietate ai minori di 18 anni.

I due showman australiani hanno anche seguito i provini per l'edizione italiana, per la quale sono stati scelti Alberto Barbi e Nicolò Cortegiano che si sono già esibiti nel 2015 in una produzione del Teatro Nuovo di Milano per la regia di Claudio Insegno. Nella serata anche il pubblico è stato invitato a salire sul palco per eseguire qualche origami con l'aiuto dei due attori.

La produzione italiana si esibirà di nuovo in questi giorni partendo il 15 gennaio al Teatro Verdi di Sassari per arrivare a al Cinema Teatro Gioiello di Torino dal 3 al 20 febbraio.