'The Danish Girl' esce in Italia giovedì 18 febbraio, nella stagione dei premi cinematografici (il 14 febbraio verranno assegnati i Bafta, il 28 gli Oscar) di cui ha raccolto numerose candidature e promette di fare incetta, dopo esser stato acclamato allo scorso festival di Venezia, dove ha suscitato commozione nel pubblico e approvazione nella critica, che non ha mancato di elogiarne la bellezza formale e l'equilibrio nel gestire una materia delicata come quella dell'identità sessuale.
Il film, diretto da Tom Hooper ('Il discorso del re', 'I miserabili'), è basato sul libro omonimo, una biografia romanzata della prima transessuale della storia, quella Lili Elbe nata nel corpo maschile di Einar Wegener alla fine degli anni Ottanta dell'Ottocento e morta neppure cinquant'anni dopo, in seguito ad alcune operazioni pionieristiche di riassegnazione sessuale: la rimozione di testicoli e pene e un successivo trapianto di ovaie, cui rispose con un rigetto che le costò la vita.
Interpreti straordinari per una storia toccante
Benché il soggetto si presti a declinazioni audaci, quel che stupisce del film è la sua delicatezza, una sensibilità garbata nel raccontare una storia di trasformazione, di riconquista graduale di un'identità sopita che, lentamente, faticosamente, tormentosamente riaffiora.
La grandezza di 'The Danish Girl' risiede nella disciplina dell'emozione e nella grazia rarefatta della fotografia, superba, e della scrittura, che non scivola mai nell'inverosimile. Grande merito ai due attori principali (entrambi candidati agli Oscar per i loro ruoli nel film), che mai perdono la credibilità e sempre mantengono sostenuta la tensione emotiva: il britannico Eddie Redmayne, nei panni di Einar, paesaggista danese di successo che lotta per diventare anche anatomicamente ciò che è intimamente, e la svedese Alicia Vikander, che presta corpo e mente all'esuberante moglie di lui, il motore del suo coraggio di cambiare. Se la bravura di Redmayne nel rendere vibrante e vero il personaggio di Einar-Lili è sconfinata, l'interpretazione di Alicia Vikander è, forse, la più sorprendente: l'attrice, in stato di grazia, fa della sua Gerda una donna forte e indipendente, in grado di superare la trasformazione del suo rapporto con il marito, prima appassionato, poi solo complice, con una grande intelligenza, senza cedere mai alla tentazione del vittimismo o del dolorismo, ma, piuttosto, con uno slancio generoso e positivo, uno sguardo lucido e diretto all'angoscia della perdita e alle improvvise sferzate della vita.
Nel cast anche Matthias Schoenaerts, Ben Whishaw e Amber Heard.
Dal 18 febbraio al Cinema 'The Danish Girl', di Tom Hooper, con Eddie Redmayne (candidato come miglior attore protagonista agli Oscar) e Alicia Vikander (candidata come miglior attrice non protagonista).