«Uno dei compiti più delicati che i genitori devono affrontare nell’educazione dei loro figli è la loro formazione affettiva, in modo che possano rispondere alla vocazione più decisiva per ogni essere umano: la vocazione all’amore». Esordisce così il testo di presentazione al manuale “Il decalogo dell’incontro” redatto da Monsignor Vincenzo Paglia, fino a qualche giorno fa Presidente del “Pontificio consiglio per la Famiglia” e ora Presidente della “Pontificia Accademia per la Vita” e Gran Cancelliere del “Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi sulla Famiglia e sul Matrimonio”. Un percorso a tappe che è stato presentato durante la Giornata mondiale della gioventù recentemente tenutasi, e che vuole essere un sostegno per ragazze e ragazzi, dalla pubertà all’età post-adolescenziale, affinché esplorino il sentimento d’amore alla luce di una prospettiva valoriale cristiana.

Le linee guida dell'affettività in senso cristiano

Ispirato all’esortazione apostolica Amoris Laetitia, in cui Papa Francesco indica come l’impulso sessuale debba accompagnarsi alla consapevolezza di sé stessi e al dominio dei propri desideri fisici per potersi inserire felicemente nell’alto sentimento dell’amore, “Il decalogo dell’incontro” esplora, presentandole giocosamente all’interno di una cornice che richiama una guida all’allestimento di una tenda da campeggio, le tematiche dell’affettività e della sessualità offrendo al lettore alcune linee guida.

Tra queste:

  • La pubertà come cammino di maturazione personale e sociale, orientata alla pienezza personale. La pienezza personale consiste nell’arrivare a saper amare e ad essere amato.
  • La duplice realizzazione della persona umana: uomo e donna. La dualità dei sessi.
  • Le differenze tra uomo e donna in tutte le dimensioni che le configurano. Identità e differenza tra uomo e donna. La differenza intesa come complementarietà.
  • I problemi dell’amore: individualismo, edonismo, materialismo, dualismo, emotivismo.
  • Le caratteristiche del vero amore: paziente, maturo, prudente, comunicatore, esclusivo, tendente all’eternità.
  • La libertà morale: la libertà in quanto suscettibile di crescita. Cresce nella misura in cui si usa per realizzare i desideri più veri; decresce quando si piega a saziare desideri che non possono essere ordinati al bene morale.
  • Ragioni delle conseguenze distruttive del disamore: l’amore, finalità ultima di tutte le mie capacità. Il pericolo della durezza di cuore. Forme d'amore devianti: narcisismo, autoerotismo, masturbazione.
  • La castità intesa come luce in grado di darmi la capacità di amare in maniera integrale.
  • Due modi di donarsi: la verginità e il matrimonio.

Sottolineata nel testo la centralità della diversità di genere tra i due innamorati, diversità che appare come complementarietà e ricchezza degli individui e conditio sine qua non della pienezza del sentimento d’amore cristianamente inteso; contestati i rapporti prematrimoniali (grande importanza è data alla forza di rimanere casti durante il periodo di fidanzamento) e la masturbazione, espressione che denota un sentimento di affetto piegato all’appagamento fisico individuale e non aperto alla gioia dell’altro.

“Il decalogo dell’incontro” strutturato dal “Pontificio consiglio per la Famiglia” mostra infine come possano essere utili, nel cammino di maturazione affettiva, anche supporti più “dinamici” della parola scritta, quale ad esempio la cinematografia: ecco allora indicato “Spiderman” come simbolo di potere che va gestito con responsabilità, “La costola di Adamo” e “Stockholm” come sintesi artistica dell’amore a prima vista, “Batman begins” come espressione di una dualità tra l’edonista Bruce Wayne e il sofferto,nobile senso della giustizia dell’eroe mascherato.