In questi ultimi giorni il Papa è tornato a più riprese ad affrontare i grandi temi della vita come impegno e come servizio, anche riferendosi ad alcune delle più gravisituazioni attuali, come la tratta degli schiavi vista in ottica contemporanea, il terrorismo, l'odio e le chiusure verso chi necessita di aiuto, inserendo il tutto nell'ambito del Giubileo della Misericordia tuttora in corso.

L'Angelus di Domenica

Proprio durante l'Angelus di domenica scorsa, il Papa ha lanciato un nuovo appello a superare chiusure eegoismi nei rapporti umani e sociali.

In particolare Francesco ha invitato a cogliere la vita con serietà e impegno, non come fosse "un videogioco o una telenovela", e questo perché"la nostra vita è seria, e l'obiettivo da raggiungere è importante: la salvezza eterna". Poi ha rivolto un pensiero al grave attentato terroristico avvenuto in Turchia nei giorni scorsi, indicandolo come grave esempio di frattura tra uomo e uomo e di degrado dell'umanità intera.

Un tweet contro la schiavitù

L'appello del Papa a uscire da noi stessi per andare incontro al prossimo è stato ribadito anche nel suo odierno tweet, pubblicato in occasione della Giornata voluta dall'ONU contro tutte le forme di schiavitù contemporanee. A tale proposito Francesco ha chiesto con vigore l'abolizione di qualunque forma di discriminazione e sfruttamento della persona umana, esprimendosi in modo chiaro: "il traffico di esseri umani, di organi, il lavoro forzato, la prostituzione sono schiavitù moderne e crimini contro l'umanità".

I dati del Giubileo

Come abbiamo detto in precedenza, le riflessioni del Papa sia durante l'Angelus di domenica che del tweet odierno, si inseriscono nell'ambito del Giubileo tuttora in corso, di cui proprio in questi giorniil Dicastero Vaticano competente in materia (il Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione), ha fornito i dati concernenti l'afflusso dei pellegrini a Roma dall'apertura della Porta Santa, parlando di più di 14 milioni di fedeli, numero di certo non irrilevante e ovviamente destinato a salire.