Nel centenario dellaGrande Guerra,le zone coinvolte dal conflitto sono un'inarrestabile fucina di iniziative, poco importa quanto impervia sia il setting. Sulla Marmolada sta riscuotendo enorme successo l'originale, quanto toccante itinerario poetico "Parole Ghiaccianti", un'esposizione di versi, parole, immagini e suoni che da Malga Ciapela a Punta Rocca, invitano a riflettere su come la guerra sia stata - e sia ancora - sinonimo di morte e disperazione. Ma insieme a rievocare questo triste evento e il suo drammatico vissuto, "Parole Ghiaccianti" porta un messaggio di speranza: la parola, che ferisce più della spada, allo stesso tempo lenisce il dolore e concilia i contrasti, rappresentando l'unica strada verso la pace.

Un viaggio open air nella poetica della memoria

La manifestazione, inaugurata a metà luglio, rimarrà aperta fino a domenica 9 settembre. Il viaggio proposto inizia alla stazione della funivia di Malga Ciapela e termina 1800 metri più in alto, sulla terrazza panoramica di Punta Rocca. Niente è stato risparmiato alla forza delle parole: dai gradini alle colonne, dai muri alle vetrate, i versi ricoprono ogni cosa e già il solo tragitto in funivia diventa un percorso di riflessione. Come torrenti impetuosi, i ricordi e i pensieri di chi ha vissuto e narrato il conflitto travolgono il visitatore, nella terrazza panoramica di Punta Rocca, nella grotta della Madonna, nel museo della Grande Guerra fino al ristorante di Punta Serauta.

La guerra è probabilmente l'unico fenomeno globale che caratterizzi il nostro mondo: ecco perché "Parole Ghiaccianti" recita i versi di autori italiani e stranieri, come Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo eAlda Merini, ma anche Franz Werfel, Georg Trakl, Hannah Arendt e tanti altri.

Il museo più alto d'Europa

Una giornata sul tetto delle Dolomiti è sempre ben spesa, per lo spettacolare giro d'orizzonte che regala l'alta quota e perché ospita il museo più alto d'Europa, il cui ingresso è compreso nel biglietto della funivia.

Si tratta del nuovo Museo Marmolada Grande Guerra 3000 m, completamente ristrutturato l'anno scorso, posto al centro della Zona Monumentale Sacra di Serauta, a pochi passi dalle postazioni italiane e austroungariche in cui si sacrificarono tanti soldati. Il percorso museale è altamente suggestivo e richiama, negli attuali tempi di pace incerta, sempre nuovi motivi di rivisitazione. Ma anche per questo è necessario affrettarsi: chiuderà il prossimo 11 settembre.