Prima dei Kraftwerk e dei Tangerine Dream, di Jean-Michel Jarre e di Brian Eno, c'è stato lui: Jean-Jacques Perrey, morto due giorni fa (ma la notizia è stata resa nota solo da poche ore) nella sua casa in Svizzera, all'età di 87 anni, dopo una lunga battaglia con un cancro ai polmoni, è stato colui che ha traghettato le prime suggestioni della musica concreta e delle primi sperimentazioni sugli strumenti di sintesi verso la pop music, pur non venendo mai meno alla sua vena più sperimentale.
Nel corso della sua carriera, svoltasi prevalentemente fra Europa e Stati Uniti, Perrey è stato anche autore di jingle pubblicitari e sigle di cartoni animati, e persino direttore musicale di una compagnia di ballo.
Cenni biografici
Nato a Parigi il 20 gennaio 1929, dopo un irregolare percorso di apprendimento musicale intrapreso in gioventù, Perrey mollò gli studi in medicina per dedicarsi totalmente alla sua passione. Influenzato da Pierre Schaeffer, di cui fu amico e allievo, si accostò alla musica concreta e cominciò a utilizzare i nastri magnetici per le sue prime composizioni professionali.
Molto importanti, per la sua formazione, furono anche le sperimentazioni di John Cage e Luciano Berio. Tre furono gli incontri che decretarono il suo successo: quello già citato con Schaeffer, che lo indirizzò verso il genere che lo rese celebre; quello con Georges Jenny, inventore di un paleo-sintetizzatore elettronico denominato Ondioline, che cominciò a utilizzare e al tempo stesso a promuovere (stressando un po' il ragionamento, si tratterebbe del primo caso di endorsement musicista-strumento musicale della storia), e che conferì alle sue composizioni un sound caratteristico; e quello con Édith Piaf, sua sorprendente estimatrice, sedotta dalla composizione The Soul of a Poet, che grazie alle sue conoscenze riuscì a fargli avere uno studio di registrazione e in seguito lo promosse negli Stati Uniti, dove Perrey ottenne un certo successo grazie ad alcune azzeccate esibizioni in programmi televisivi di successo.
Per il musicista si aprirono numerose opportunità lavorative, e decise di stabilirsi negli USA.
Perrey and Gershon e oltre
Durante il suo lungo soggiorno americano, Perrey strinse un sodalizio con Gershon Kingsley, compositore tedesco naturalizzato americano che aveva avuto John Cage come mentore e che lo iniziò all'utilizzo del sintetizzatore Moog: fu la svolta decisiva che lo proiettò al successo internazionale. Con Kingsley, formarono il duo Perrey and Kingsley che incise due album seminali per la musica elettronica: The In Sound From the Way Out! (1966) e Kaleidoscopic Vibrations: Electronic Pop Music From Way Out (1967). In seguito il duo si sciolse, ma il solco era stato tracciato: una delle tracce di The In Sound From the Way Out!, segnatamente Baroque Hoedown, è tuttora utilizzata nei parchi a tema Disney come musica di accompagnamento delle Main Street Electrical Parades, e in occasione di altri eventi.
Nel successivo prosieguo della sua carriera da solista, Perrey pubblicò almeno un altro album considerato una pietra miliare del genere: Moog Indigo, del 1970.Nel corso della sua carriera, Jean-Jacques Perrey ha collaborato con musicisti quali Angelo Badalamenti, Billy Goldberg, Harry Breuer, Luke Vibert, David Chazam, Gilbert Sigrist, Cosmic Pocket e soprattutto Dana Countryman, universalmente considerato il suo pupillo. Sue composizioni sono state oggetto di campionamenti da parte di numerosi musicisti contemporanei, in particolare della scena hip hop e dance (Ice T, DJ Premier, Fatboy Slim, Gang Starr).