La notizia del tour mondiale degli U2 per celebrare i 30 anni del loro quinto album "The JOSHUA TREE" ha fatto in poche ore il giro del mondo ed i fan sono subito letteralmente impazziti, pronti ad accaparrarsi i biglietti in una lotta "all'ultimo click". Partenza il 12 maggio da Vancouver, ultima data il primo di agosto a Bruxelles. Unica tappa italiana a Roma il 15 di luglio dove gli u2 ritorneranno a suonare dopo 30 anni. In ogni tappa verranno riproposte solo le canzoni dell'album che prende il nome da questo albero dalla forma così strana.

Joshua tree: simbolo della forza e della resistenza

Fu un amore a prima vista quello tra gli elementi della band e quell'albero che cresceva praticamente ovunque là, nel deserto americano dove la band si trovava in quel lontano 1986. Bastò vederlo per decidere di dare il suo nome al loro album come simbolo della possibilità di sopravvivere nel nulla, nonostante tutto, anche in condizioni impossibili. Questo albero è infatti estremamente resistente, in grado di restare in vita anche in condizioni di siccità prolungata. In inglese la pianta si chiama Joshua tree il cui nome scientifico è "Yucca brevifolia" ed in italiano viene tradotta come albero di Joshua. Esteticamente non è molto bello vedersi, l'aspetto è spoglio ed i rami paiono protendersi verso l'alto in similitudine alle braccia di Giosuè (ecco spiegata l'origine del nome).

L'alberto di Joshua ai giorni nostri

Dopo il tributo accordatogli dagli U2, Joshua tree o albero di Giosuè se preferite, è divenuto ovviamente, meta di pellegrinaggio da parte dei milioni di fan della banda irlandese. L'albero però non è più in vita: nel 2000 è caduto (forse ad opera di qualche fan un po' troppo "esagitato") e da allora giace nella medesima posizione, lungo disteso sul terreno del deserto.

Nel luogo è stata posta una targa che recita "Have you found what are you looking for?", cioè "hai trovato ciò che stavi cercando?" citando la famosa canzone degli U2 e facente parte dell'album, ed in seguito molti visitatori hanno iniziato a lasciare bigliettini in risposta. Purtroppo qualche anno fa l'albero di Giosuè venne danneggiato da parte di qualche fan troppo "appassionato" che pensò bene di portarsi via un pezzo di ramo a mo' di souvenir, sempre perché la maleducazione non ha mai fine.