Whatsapp torna a far parlare di sé per una novità che potrebbe non fare piacere ai suoi utenti: l'introduzione della pubblicità nell'app.

WhatsApp, l'applicazione in continuo sviluppo

Nata 8 anni fa con lo scopo di informare i propri contatti sul proprio stato, si è successivamente sviluppata nell'ambito della messaggistica istantanea, subendo diverse modifiche nel corso degli anni. Recentemente ha introdotto le Storie, a somiglianza dei famosi social network Facebook, Instagram e Snapchat che già le avevano inserite tra le proprie funzioni.

Tra le varie migliorie introdotte con il recente aggiornamento poi, per gli utenti Apple c'è la possibilità di inviare messaggi anche senza connessione o caricare 30 foto e video per volta.

Insomma l'app più usata nel mondo è in continua crescita cercando di offrire servizi e funzioni sempre più all'avanguardia; la modifica che potrebbe essere introdotta prossimamente, potrebbe però non piacere agli utenti.

La pubblicità sbarca su WhatsApp?

Cinque anni fa nasceva Google Play Store, per celebrare l'evento il popolare motore di ricerca ha reso note le app più scaricate sui device Android. Facebook vince su tutti, seguono Facebook Messanger, Pandora radio, Instagram e Snapchat. Assente nei primi posti WhatsApp, ma la classifica è stilata in base alle preferenze americane dove l'app conta meno utenti. La novità dovrebbe dunque interessare soprattutto noi europei, quali maggiori utilizzatori dell'applicazione.

Si tratterebbe solo di una indiscrezione: secondo la Reuters (l'agenzia di stampa britannica), WhatsApp potrebbe permettere ad aziende di inviare messaggi pubblicitari agli utenti per proporre servizi e offerte.

La Reuters avrebbe avuto accesso segreto a degli atti che dimostrerebbero che WhatsApp avrebbe instaurato dei rapporti di collaborazione con un incubatore di start up per studiare la possibilità appunto di permettere alle aziende di contattare direttamente gli utenti per proporre offerte e farsi pubblicità.

Le aziende che volessero usufruire del servizio, pagherebbero una somma a WhatsApp che riuscirebbe così a trarne un beneficio economico.

Quando la famosa applicazione rese noto sul suo blog la notizia dell'abolizione del pagamento del canone annuale, aggiunse che non sarebbero state introdotte pubblicità. Precisò che avrebbero testato sistemi per mettere in contatto le aziende con gli utenti, ma solo dopo l'esplicito consenso da parte di quest'ultimi.

WhatsApp tace, ma intanto sta "tastando il terreno"

Nessun riscontro da parte di WhatsApp in merito a questi "rumours". Sembra però che nel frattempo, i dirigenti della famosa app stiano misurando l'eventuale gradimento della novità, interpellando gli utenti al riguardo. Il rischio è che, infastiditi dai messaggi pubblicitari, gli utenti possano abbandonare WhatsApp per scegliere altre applicazioni altrettanto valide, ma senza fastidiose pubblicità.

WhatsApp sarà d'aiuto per gli allevatori?

Una ulteriore ipotesi che è filtrata, vedrebbe la collaborazione di WhatsApp con una azienda che produce collari per mucche e utili a fornire dati inerenti la qualità di latte e l'attività delle bestie. L'obbiettivo sarebbe dunque trasmettere questi dati agli allevatori perché moltissimi di loro hanno ormai accesso all'app.

Staremo a vedere se davvero la feature verrà introdotta e se, nel caso, risulterà molto fastidiosa.