Un pacifista in guerra, così si potrebbe riassumere in pochi caratteri La Battaglia di Hacksaw Ridge, nei cinema dal 2 febbraio. Tratto dalla vera storia di Desmond T. Doss, volontario soccorritore nell’esercito americano, un uomo solo che con l’aiuto della forza di volontà e di una profonda fede cristiana riuscì a salvare più di 75 uomini senza sparare nemmeno un colpo, in una delle battaglie più sanguinose della Seconda guerra mondiale.
Il ritorno di Mel Gibson alla regia
Dopo dieci anni (ultimo Apocalypto del 2006) il regista premio Oscar presenta una pellicola che si discosta dai tradizionali film d’azione, affrontando temi controversi come l’obiezione di coscienza, la fede, gli ideali e il conflitto interiore sul concetto di guerra.
Credere in ciò che si è veramente, senza seguire il volere altrui è alla base delle convinzioni che hanno portato Desmond T. Doss ad essere il primo ed unico pacifista a ricevere una Medaglia d’Onore. Amante della natura, vegetariano, timido ma con una volontà di ferro Desmond Doss è cresciuto in un piccolo centro della Virginia ed era un dedito avventista del settimo giorno.
Andrew Garfield è Desmon Doss
Credibile nel cogliere in pieno l’essenza di una personalità docile e gentile ma allo stesso tempo forte e determinata per il difficile ruolo, che gli è valso la nomination ai premi Oscar 2017 come miglior attore protagonista, Andrew Garfield si è preparato attentamente, studiando la biografia del soccorritore, che certamente non era il tipico eroe di guerra, rendendo il personaggio particolarmente veritiero.
La sceneggiatura de La Battaglia di Hacksaw Ridge, scritta da Andrew Knight e Robert Schenkkan, divide la storia in due tempi, la vita di Desmond Doss prima della guerra e il suo arruolamento che culmina con la battaglia contro l’esercito nipponico ad Okinawa. E’ chiaro l’obiettivo di Mel Gibson di voler raccontare la vita di un cittadino americano comune, diventato un eroe per via delle scelte che ha deciso di compiere in quel momento della sua vita.
Il rapporto tra Desmond e il padre, interpretato da Hugo Weaving, definisce il conflitto interiore che è alla base del film, aiutare la Patria con un atto di coraggio oppure rimanere fermi, rimuginando sulle proprie convinzioni ideologiche. Deciso a dare il suo contributo, un imprevisto incontro con quella che diventerà sua moglie Dorothy (Teresa Palmer), convincerà il ragazzo di provincia a seguire la strada del soccorso medico, continuando l'arruolamento come obiettore di coscienza.
La difficile vita di un pacifista nell'esercito
Considerato vile, sia nel corso dell’addestramento che sul campo Desmond riuscirà a farsi rispettare, fino al sorprendente culmine della battaglia, quando con grande coraggio salverà molti compagni da morte certa. Interessante la scelta del cast militare, che punta tutto sulla fisicità dei ruoli, contrapposti alla figura esile del protagonista.
Vince Vaughn interpreta il sergente Howell, duro ma leale con i suoi uomini, contrario all’obiezione di coscienza, diventerà nel corso dell’addestramento il mentore di Desmond, una figura paternalistica che Mel Gibson introduce per dare rilevanza all’aspetto umano della guerra. Sam Worthington rappresenta il peggiore incubo di Doss, il rigido Capitano Glover deciso ad ostacolare il volontario portandolo fino alla Corte Marziale.
Luke Bracey è l'antagonista Smitty Ryker, visto di recente nei panni di Johnny Utah nel remake di Point Break. Smitty è il leader carismatico della compagnia, coraggioso, leale quanto diffidente nei confronti di Desmond. Insieme affronteranno il nemico sulle alture di Hacksaw Ridge, riflettendo profondamente sulla futilità della guerra.
La Battaglia di Hacksaw Ridge offre un punto di vista alternativo sulla guerra e sull’eroe. Utilizzando l’espediente della fede Mel Gibson compie un’operazione interessante che mette al centro l’uomo e dirige un cast ben equilibrato in una narrazione che risulta intensa e spettacolare, quanto riflessiva.