"Donne da Palcoscenico" esordirà il 14 maggio 2017 al Teatro Sociale di Rovigo. Quest'anno la rassegna si ispira a Shahrazad, la fanciulla protagonista delle Mille e Una Notte, che avrà come prima interprete l'attrice Marina Massironi, nota per le incursioni comiche nel Trio "Aldo, Giovanni e Giacomo" e per il ruolo nel film del 1997 "tre uomini e una gamba" siglato dal "pool" di registi formato da Giacomo Poretti, Aldo Baglio, Giovanni Storti, Massimo Venier.
La "performance" teatrale intitolata "Shahrazad, chi era costei?" riecheggia chiaramente l'interrogativo manzoniano riferito da Don Abbondio a Carneade, una allusività che si attaglia anche alla figura della straordinaria giovinetta capace di incantare con la sua affabulazione poetica il feroce sultano, deluso in amore e che per rivalsa consuma ogni notte rapporti con giovani schiave facendole poi uccidere all'alba. Non sappiamo bene chi sia Shahrazad perché non possiamo chiuderla in una definizione che ne restituisca tutti i multiformi contorni. Ci può apparire nelle vesti di una sensuale odalisca o nella forza intima e silente di una eroina mascherata di fragilità, ma quel che è certo è che la ragazza, aiutata dalla sorella ad entrare di notte nelle stanze del palazzo reale, sa effondere con le sue parole tanta bellezza nel cuore incrudelito del re che lo trasformerà in un uomo innamorato che non uccide più le donne, capisce l'amore e la sposerà.
Shahrazad non è una "madre coraggio" ma una "sorella coraggio", simbolo di solidarietà al femminile.
Il mito per far volare l'inconscio
L'iniziativa teatrale è giunta alla terza edizione, ideata da Minimiteatri di Rovigo, gruppo sorto intorno alla eclettica personalità del regista e scenografo Gabbris Ferrari, recentemente scomparso e al quale la rassegna è dedicata. Si riconferma quest'anno la collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune, con il circuito di Arteven e Regione Veneto, con numerose partnership istituzionali e culturali che suggellano e stringono il legame del teatro con il territorio. Dopo la Massironi, sarà la volta il 21 maggio di Vanessa Gravina che è stata "La donna del mare" di Henrik Ibsen nel ruolo assegnatole al Piccolo Teatro di Milano da Giorgio Strehler nel 1991, attualmente impegnata nella serie televisiva "Il bello delle donne...alcuni anni dopo".
Terminerà la trilogia degli spettacoli, il 28 maggio, Minimiteatri con il suo afflato tipicamente più intimista che, indulgendo ai percorsi sperimentali ed alle avanguardie, solleciterà il coinvolgimento diretto del pubblico. La densità onirica è propria della kermesse ed il mito di Shahrazad chiede, in fondo, ad ogni donna di scoprire chi è privilegiando l'esplorazione dell'inconscio, il dialogo con l'altra parte del proprio io interiore, che è il "maschile" riposto in ogni donna tanto quanto il "femminile" lo è in un uomo. Ad essere accarezzata, ma anche uncinata è la consapevolezza di essere parola e silenzio e di dover inventare l'arte di sopravvivere, talvolta con astuzia ed ironia. La ricerca della vita si fa "poiesis", gesto e slancio concreto per se stesse e le altre volendo allontanare o vincere l'orrore del femminicidio.
Corollario culturale degli spettacoli teatrali saranno le tre conferenze del 10, 17, 24 maggio dell'Accademia dei Concordi tenute da docenti dell'Università di Trieste, di Padova e dell'Accademia di Belle arti di Venezia, mentre il teatro diverrà simbiotico con la pittura grazie all'esposizione al "Caffettiamo photo room" di Rovigo di ritratti e scenografie degli spettacoli.