In tempi in cui il web inghiotte la fruizione filmica in un'ipertrofia di gusti ed emozioni che gonfia i circuiti secondo modalità che restano, però, maggiormente staccate dal confronto diretto delle idee, le rassegne dei cinefili riportano il Cinema fra la gente, corroborando, attraverso conferenze e dibattiti, l'aggancio fra attori e registi ed il pubblico degli spettatori.

Empatia e forza dei Cineforum

Il Cinecircolo Romano, che dal 12 al 14 marzo ha presentato la XIV edizione del Premio Cinema Giovane-Festival delle Opere Prime, quest'anno ha anticipato le candidature ai David di Donatello. Ha, infatti, inserito nella sua programmazione, già a fine gennaio 2018, una "cinquina" di titoli in seguito confluiti nelle nominations per la categoria Miglior Regista Esordiente degli Oscar italiani, la cui assegnazione è prevista il 21 marzo nella serata dedicata da Rai1 alle 21.15. La rosa selezionata dal Comitato dei cinefili romani insieme al Direttore Artistico Catello Masullo, includeva Brutti e Cattivi di Cosimo Gomez, I Figli della Notte di Andrea De Sica, Easy di Andrea Magnani, Cuori Puri di Roberto De Paoli, La Ragazza della Nebbia di Donato Carrisi (anche se quest'ultimo non rientrava nel Premio Cinema Giovane e sarà proiettato il 27 e 28 marzo).

Il Cinecircolo, che vanta 53 anni di vita associativa, ha saputo confermare la sua attitudine a cogliere sfumature e qualità del cinema italiano.

Il premio ad Andrea Magnani

Easy - un viaggio facile facile del regista riminese al suo primo cimento per la direzione cinematografica, già noto per la regia televisiva dell'Ispettore Coliandro, ha vinto la competizione aggiudicandosi la preferenza di una giuria variegata ed attenta. Il film è stato votato non solo dai numerosi soci del Cinecircolo ma anche dagli studenti dei due licei della Capitale Avogadro e Machiavelli che, nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro, hanno partecipato al Progetto di Educazione al Cinema d'Autore (Peca) assistendo alle proiezioni in matinèe.

Ha ricevuto una targa anche Luca Villari del liceo Avogadro, come studente autore della miglior recensione. Il film di Magnani si è distinto per la sua capacità di fondere caratteri simbolici e realismo in un viaggio che, secondo lo stile del road movie, descrive un rocambolesco itinerario in auto verso l'Ucraina ma che ricade nella dilatazione del percorso interiore del protagonista, un ex pilota fallito e depresso. Smagliante nella performance attoriale dell'antieroe Nicola Nocella, chiamato Easy all'inglese dal diminutivo del nome del personaggio Isidoro, ingrassato di 20 chili, capace di interpretare uno spaesamento comico e grottesco e che per forza espressiva si potrebbe paragonare ad un Robert De Niro in "Toro Scatenato" o ad un John Belushi in "Chiamami Aquila".

Altri premi e partecipazioni

Addio Fottuti Musi Verdi di Francesco Capaldo è un altro dei film premiati dal Cinecircolo ed in concorso per l'ambita statuetta d'oro. In questa produzione, alla quale concorre Rai Cinema, un cast di giovani attori con Ciro Capriello e Beatrice Arnera insieme a Gigi D'Alessio che interpreta se stesso, plasma una commedia fantascientifica di grande effetto elevata dall'utilizzo di sofisticate tecnologie per un esito narrativo rutilante ed agile e mai mastodontico e roboante. Cara scimmietta-umanità, ti amo nonostante tutto, potrebbe essere la sintesi della sceneggiatura che racconta di un gruppo di ragazzi del Sud disposti ad andare nello spazio per avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato concesso dagli alieni a condizione di distruggere la Terra.

Catastrofe evitata a suon di musica. Non ha ricevuto nomination ma si è distinto per consenso ed applausi Una Gita a Roma (candidato al David) che include la partecipazione di due "mostri sacri" del Cinema quali Claudia Cardinale e Philippe Leroy. In questo film Karin Proia, che è regista, sceneggiatrice insieme a Raffaele Buranelli ed attrice, su una traccia autobiografica racconta la storia di un bambino innamorato della Cappella Sistina al punto da ricevere come dono di compleanno il biglietto per andarla a visitare. Il giorno della gita, però, il bambino insieme alla sorellina si perderà fra le braccia di una Roma accogliente ma che nasconde le sue tremende insidie come il temibile bandito Victor.

Il trionfo dell'innocenza ricorda "La vita è bella" di Roberto Benigni al quale "Una gita a Roma" si può accomunare anche per le musiche che sono state curate in entrambi i film da Nicola Piovani. Radiosa Karin Proia che ha dichiarato di aver voluto rappresentare "l'amore per l'arte negli occhi di un bambino".