Per il secondo anno consecutivo la Diocesi di Massa ospita nella prestigiosa sede della cattedrale di San Pietro e Franceso un ciclo espositivo a cura del Centro Studi Milano ‘900, cui si affiancano l’Associazione Culturale San Domenichino, la Diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, Casa Museo Ugo Guidi, e, per la prima volta quest’anno, l’Associazione Italia Hong Kong e ContainerLab Association. Tema e titolo della rassegna, patrocinata dal Consiglio regionale della Regione Toscana, dalla Provincia di Massa Carrara e dal Comune di Massa, è “Tempo dell’essere, empo dell’esistere”, declinato sotto diverse angolazioni nelle tre mostre.

Le tre mostre della rassegna 'Tempo dell'essere, tempo dell'esistere'

La prima, la cui data di inaugurazione è prevista per sabato 7 aprile 2018, intitolata "In viaggio: Dante e la luce", a cura di Alice Procopio, è una doppia personale, dello scultore massese Tiziano Gozzani e del pittore Luca Bonfanti. "La discesa verso la luce di Tiziano Gozzani - spiega Alice Procopio - mantiene dell'ascesa l'asprezza del cammino, le difficoltà incombenti e la tensione scaturente dalla dissoluzione graduale del buio, che è peccato ed ignoranza, ed il profilarsi, prima tenue e poi sferzante, della luce, simbolo di conoscenza e beatitudine. In Bonfanti solo piccoli elementi visivi sono sufficienti per condurre alla totale percezione della sua anima mentre il colore ci porta direttamente nel flusso impetuoso delle emozioni: immagini specchio dell'essere eterno, dunque, e colore espressione del hic et nunc".

Il secondo evento presenterà un percorso antologico dei principali gruppi di opere del Maestro Gianni Brusamolino, testimone del XX secolo, appartenenti alla serie Il Fiume e Energenesi e si svolgerà dal mese di giugno fino al termine dell'estate.

La terza mostra verterà sul restauro compiuto dell’affresco di Pinturicchio nel duomo di massa, di cui verranno presentate le varie fasi dell’intervento, documentate attraverso gli scatti fotografici di Federico Garibaldi e avrà luogo a partire dalla fine di settembre fino a chiusura d'anno.

I temi della rassegna

Gli artisti selezionati sono chiamati a confrontarsi con questa tematica tanto difficile da cogliere, delimitare e spesso “accettare”; il “tempo” assume di volta in volta contorni differenti, contenuti mutevoli, oscillando tra fisica e metafisica e chiamando l’uomo a coglierne il senso reale del “qui ed ora” o la presenza eterea, sfuggente, non identificabile.



Il primo è tempo reale, cronologico, dunque misurabile; un tempo che “batte“ il ritmo della storia, palcoscenico dell’esistenza; un tempo che percepiamo attimo dopo attimo e che segna la nostra presenza fisica in questo mondo, “panta rei”, “tutto scorre”, dice Eraclito. Il secondo è tempo eterno, sospeso, non databile, espressione della pura essenza, ciò che c’è ma che non vediamo, il “tutto è” parmenideo. “In un’epoca segnata dalle conquiste nell’ambito della fisica, la riflessione sul tempo, fisico e metafisico, trova un’universale, e quindi attuale, interpretazione nelle parole pronunciate nelle Omelie dell’anno liturgico 2009 da Joseph Ratzinger: «E’ l’amore divino, incarnato in Cristo, la legge fondamentale e universale del creato.» Creato, rispetto alla cui nascita San Tommaso d’Aquino, nel secondo libro di Commento alle sentenze di Pietro Lombardo, riprendendo sant’Agostino, sostiene che «nulla fu fatto prima del cielo e della terra, neanche il tempo.

Quelle cose infatti furono create con il tempo, non temporalmente e nemmeno nel tempo»”. (Sarah Boglino). A fare da sfondo alla manifestazione gli splendidi spazi del Duomo di Massa, generosamente messi a disposizione dalla Diocesi locale. Sepolcreto Cybo Malaspina, Cappella delle Stimmate e Chiostro ammantano di silenzio e pace il talento dell’artista, che si fa sostanza viva, e chiamano il visitatore a quel raccoglimento e a quell’introspezione, necessari per cogliere consapevolmente il diverso senso dell’“esistere” e dell’“essere”.

Questo ciclo si inserisce all’interno di una programmazione triennale che comprende oltre al ciclo appena descritto per il 2018, un ciclo sul Sacro previsto per il 2019, e sulle Generazioni per il 2020.

B.N.