Mancano poche ore all'inaugurazione della Fabbrica dello Zucchero, la start up culturale che nasce al Censer, il Centro Servizi e area fieristica di Rovigo, che sarà presentata ufficialmente al pubblico questa sera, 30 aprile, alle ore 21.
Conservazione e trasformazione legano le linee progettuali delle attività insediate nell'area che un tempo, esattamente fino al 1978, era una fabbrica, uno zuccherificio per la lavorazione delle barbabietole, divenuta dopo la dismissione una struttura di archeologia industriale, riqualificata, in seguito, come spazio fieristico e di servizi alle imprese e ospitante oggi anche un laboratorio artistico-culturale che apre la sua finestra sul mondo.
Una parabola cadenzata sul lavoro e sulle sue multiformi possibilità, che abbracciano la cultura e l'economia e che per casuale coincidenza trova forma e slancio alle porte del primo maggio. "Il progetto è ambizioso e visionario - ha affermato il direttore artistico Claudio Ronda - poichè la sua dimensione futura è un polo culturale che rappresenti un punto di riferimento nella provincia di Rovigo, ma anche per realtà esterne ed internazionali". L'insieme delle attività è stato sostenuto dai fondi della Regione Veneto Por Fers 2014-2020, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, da Censer Spa, Ente Rovigo Festival, Associazione Balletto Città di Rovigo.
Energie endogene in movimento
I luoghi conservano le memorie e i profili dell'Arte creano fisionomie nuove. Suoni, voci, immagini, movimenti e rievocazioni filmiche riporteranno a scene di vita del passato per consegnare la loro forza al presente. Questa sera si esibiranno cori, danzatori, musicisti e attori accanto alle opere proposte da filmmaker e videomaker per porre in primo piano il territorio della provincia di Rovigo. Il pubblico sarà accolto a gruppi per essere condotto in uno spettacolo itinerante che attraverserà le sale del Censer. Accanto agli artisti ci saranno dei figuranti, semplici cittadini, per l'intarsio delle collaborazioni che diviene rete di cittadinanza condivisa, sguardo che promuove la costruzione delle idee.
La Fabbrica dello Zucchero nasce, infatti, intorno al tema dell'accoglienza di stili creativi accomunati dall'arte come fattore unificante che discioglie il livello delle diversità, delle separazioni. Si configura come nuovo spazio per le arti visive e performative, luogo di coworking per artisti e giovani creativi, ambito per rassegne teatrali e cinematografiche, congressi e festival, culturalmente "trasversali". Tutto questo richiede un "sigillo" ben augurante e al termine delle rappresentazioni lo staff de "La Fabbrica dello Zucchero" concluderà la serata con un brindisi offerto da aziende del territorio per rinsaldare il proposito della reciproca incidenza fra economia e cultura.