Nelle ultime ore un acceso scambio di vedute tra Emis Killa e Tha Supreme sta catturando l'attenzione degli appassionati di Rap italiano. Tutto è iniziato nel tardo pomeriggio di ieri, 19 aprile, quando Esse Magazine, probabilmente il più popolare tra i tanti canali di informazione dedicati al rap – e più in generale alla musica urban – presenti in Italia, ha pubblicato un articolo firmato da Wad Caporosso, fortemente critico nei confronti delle bestemmie nel rap italiano.
Qualche minuto dopo la pubblicazione Emis Killa ha commentato il post con una bestemmia, un'evidente provocazione, che sin da subito ha suscitato qualche malumore tra gli utenti. Poco dopo Tha Supreme ha risposto al commento del collega con l'espressione inglese 'cringe' – letteralmente 'imbarazzante' – sempre più spesso utilizzata nel gergo comune.
Il pensiero di Tha Supreme: 'Una risata in faccia a tutti i credenti che hanno quell'appiglio nella vita'
Il botta e risposta tra i due artisti – entrambi di primo piano nella scena rap – ha comprensibilmente suscitato reazioni di ogni genere da parte dei fan di entrambi, e più in generale degli appassionati di rap italiano.
Tha Supreme ha quindi sentito il bisogno di puntualizzare il suo pensiero, cercando di smorzare i toni, senza però riuscirci, almeno a giudicare dalla successiva replica di Emis Killa.
"Io non ho nulla contro Emis Killa – ha spiegato Tha Supreme – avrei risposto così anche se avesse commentato un artista con cui ho collaborato. [...] Quel commento non era una semplice bestemmia ma una risata in faccia a tutti i credenti che hanno quell'appiglio nella vita e affrontano i problemi così. [..] Un conto è se lo fa un mio amico, altra storia se si parla di un rapper con un milione e mezzo di fan, che lascia intendere a chi lo prende come riferimento che chi crede non merita rispetto".
La risposta di Emis Killa a Tha Supreme: 'Mi hanno detto che fino a qualche anno fa bestemmiavi pure tu'
Non si è fatta attendere la controreplica di Emis Killa. Il rapper di Vimercate ha rivendicato la sua posizione, sottolineando come la sua uscita sia da da intendere come una provocazione. L'autore di 'Supereroe' ha anche rivolto un messaggio a Michele Wad Caporosso, autore dell'articolo di Esse Magazine che ha fatto scaturire la polemica, descrivendolo come 'Un bravo ragazzo' ma non esattamente infallibile – secondo il suo punto di vista di Emis Killa – quando parla di musica .
Durante il resto della replica, arrivata via Instagram nel corso della notte, Emis Killa si è rivolto direttamente a Tha Supreme, queste le sue parole: "Il mio commento non era una risata in faccia ai credenti, era una provocazione.
Dopo tanti anni di carriera sono stanco di leggere certe stupidaggini su Esse Magazine o su qualsiasi altra pagina che dovrebbe parlare di rap, sto diventando intollerante. [...] Wad, io non ce l'ho con te, tu sei un bravo ragazzo, però quando parli di musica dici un sacco di ca...".
Emis Killa ha poi sottolineato come Tha Supreme non abbia mai manifestato riserve di questo tipo nei confronti di altri rapper con cui ha avuto modo di collaborare – come Salmo, Gemitaiz e MadMan – che non si fanno notoriamente problemi ad imprecare in pubblico.
"Mi hanno riferito che nella vita anche tu bestemmi – ha proseguito Emis Killa – ma hai smesso da qualche anno. [...] Detto questo, io posso anche non condividere la tua idea, ma la rispetto.
Quello che non va bene è il modo, lanciarmi questa frecciatina, così, gratuitamente, senza che ci siamo mai conosciuti. Io non ho mai parlato male di te [...] e tu mi scrivi 'imbarazzante'. Frate, guarda che anche io ho trovato imbarazzante tante cose che hai fatto tu, però non è che sono venuto a scrivertelo su social, è questa la differenza tra me e te, tra gli adulti ed i ragazzini, e non parlo di età anagrafica ma di animo. [...] Il consiglio che voglio dare, a te ma anche a tutti quelli della tua età, che hanno questo tic nervoso di rispondere male su Instagram, è di riflettere, visto che in privato sei stato molto più esaustivo ed educato, fallo anche sui social, parla bene, nelle canzoni faccio fatica a capire che cosa dici, ma almeno sui social, visto che sai scrivere, scrivi bene, così non devo perdere tempo per parlare di cose così.
Tengo a precisare che non voglio che mi venga appiccicata addosso l'etichetta di quello che promuove le bestemmie, penso che spesso siano fuori luogo, ma non mi è piaciuto affatto che qualcuno ci dica cosa possiamo o non possiamo fare con la musica".
Emis Killa precisa: 'Non capisco quello che dice ma le canzoni di Tha Supreme mi piacciono'
Prima di congedarsi dai fan Emis Killa ha fatto una parziale marcia indietro relativamente alla battuta sui testi di Tha Supreme.
"Mi spiace per la battuta sui testi – ha spiegato – non me la rimangio, non capisco quello che dice, ma le sue canzoni mi piacciono".