Si è tenuta presso la Sala Celeste della Camera del Lavoro, in via Marconi 67/2 a Bologna, una conferenza stampa di presentazione della quarta edizione di Stra 900: Donne, Arte e Solidarietà, rassegna che narra e mette in scena, attraverso racconti e podcast, vicende di donne cadute nell'oblio nonostante i loro percorsi di vita e di lotta degni di essere ricordati. Si tratta di una serie di eventi, organizzati da Simona Sagone, direttrice dell'Associazione Culturale Youkali APS, che si svolge dal 26 ottobre al 29 dicembre 2024 nel capoluogo emiliano.
Blasting News ha colto l'occasione di fare qualche domanda all'esperta di storia dell'arte Laura Branca su come è avvenuto il suo lavoro di ricerca per raccontare le storie dimenticate di donne simbolo della lotta femminista.
Le parole di Branca sulla sua ricerca sulle storie delle donne femministe di STRA 900
"Ci siamo affidate alla storica Cinzia Venturoli per reperire alcuni materiali appresi da un archivio in CGIL, che è riferito solo alle donne, tra cui Adriana Lodi su cui ho scritto una biografia. Inoltre, ci sono delle storie meravigliose di donne sindacaliste, tra il fine ottocento e il novecento", ha esordito Laura Branca.
"Poi, ci siamo affidate ad un altro archivio davvero importantissimo al Centro documentazione donna a Modena, al quale abbiamo collaborato assieme a Caterina Liotti, Simona Sagone e a tutti quelli che gravitano attorno alla parte artistica e teatrale, per tirare fuori una parte creativa e dare un'umanità a questi volti di donne", ha poi continuato l'esperta di storia dell'arte.
"Posso dire che tutto il lavoro è partito da questi archivi che sono delle ricchezze incredibili", ha concluso Branca.
Riassunto del programma della 4^ edizione di Stra 900: Donne, Arte e Solidarietà
L’inaugurazione della quarta edizione di STRA 900: Donne, Arte e Solidarietà avviene con una passeggiata storica curata dalla storica Cinzia Venturoli, intitolata Dalla resistenza agli anni ‘70 e 2000. Partendo da Piazza Nettuno a Bologna, il gruppo esplora luoghi e storie di resistenza, dalle memorie della Seconda guerra mondiale alle vicende drammatiche che hanno segnato Bologna negli anni ‘70 e ‘80. Si rivivono gli anni bui del terrorismo e della violenza politica, ripercorrendo gli eventi tragici, come le stragi e l’omicidio del professor Marco Biagi, che hanno colpito la città e ne hanno segnato l’identità.
Una camminata nella storia e nella memoria della città, per ricordare la capacità di resistere e reagire collettivamente a ogni minaccia alla democrazia.
Il 9 novembre 2024, sarà la volta di una seconda passeggiata per Bologna, 900 Bologna la Modernissima, guidata dalla giornalista e storica dell'arte Laura Branca. Il percorso si snoda dalla basilica di San Francesco fino al MAMbo, esplorando il volto moderno e artistico della città. Con uno sguardo attento all’evoluzione dei luoghi storici e delle opere d’arte, l’itinerario mostra una Bologna che si rinnova, abbracciando le influenze del Novecento e rivelando la sua capacità di reinterpretarsi come città d’arte riconosciuta in tutto il mondo.
Un omaggio particolare è poi dedicato alla figura di Laura Betti, “la potentissima signora” del teatro e del cinema italiano, celebrata il 7 novembre al Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno. Simona Sagone e altri artisti ricorderanno l’intensità e la passione di questa poliedrica artista, dai suoi celebri monologhi alle canzoni del suo spettacolo Giro a Vuoto, che le diedero fama internazionale. Figura eccentrica e rivoluzionaria, Betti è ricordata come un’icona che ha saputo unire mondi diversi tra arte e impegno sociale.
La rassegna offre anche uno sguardo sulla politica femminile con lo spettacolo Adriana Lodi: raccontami una favola vera, che andrà in scena il 17 novembre a Bologna. La vita di Adriana Lodi, pioniera nelle lotte sociali e parlamentari, viene raccontata attraverso il dialogo intimo con una giornalista che, tra domande e ricordi, ripercorre la storia italiana dal boom economico degli anni ‘60 fino al 1992.
Lo spettacolo diventa così un’occasione per scoprire una figura fondamentale ma spesso dimenticata.
Un altro appuntamento significativo è dedicato alla storia di Beatrice Ligabue, prima donna a ricoprire il ruolo di segretaria di una federazione comunista italiana, nel 1922 a Modena. Lo spettacolo Compagna Bice racconta la sua determinazione e la sua lotta per la pace e la giustizia sociale, mostrando le sfide affrontate da una donna in politica in un’epoca dominata dagli uomini. Con un linguaggio diretto e appassionato, la rappresentazione invita a riflettere sul lungo e spesso difficile cammino delle donne verso l’emancipazione.
La rassegna si conclude con una giornata studio a Faenza, dedicata allo scultore Carlo Zauli, figura di spicco dell’arte italiana del Novecento.
Con una visita al suo museo e un laboratorio ceramico, l’evento mira a riscoprire il suo linguaggio artistico e a ispirare le nuove generazioni a coltivare il patrimonio culturale e artistico.
Infine, la rassegna offrirà anche un ciclo di podcast dal 27 al 29 dicembre su Radio Città Fujiko. Le puntate esploreranno temi di resistenza e solidarietà, dalla nascita del 118 come risposta alla strage del 2 agosto 1980, alla vita di Laura Betti, fino alla crescita dei collettivi femministi degli anni ‘70 a Bologna. Questo contributo audio diventa un’ulteriore occasione per riflettere su come l’arte e l’attivismo delle donne abbiano lasciato una traccia indelebile nella storia italiana.