È stata pubblicata in versione cartacea da qualche giorno la seconda edizione de La vita dietro il filo, saggio di Michele Paoletti sull’ex campo di prigionia di Fermo della Seconda Guerra Mondiale, noto nei documenti dell’epoca come PG70 Monturano, in contrada Molini di Fermo (FM) nelle Marche. Il libro è in parte una ricostruzione della storia del campo, e in parte una raccolta di testimonianze e ricordi partigiani della fine della guerra in quel territorio.

Come nasce il libro

La scrittura del libro ha richiesto diversi anni di ricerche, approfondimenti, raccolte fotografiche e testimonianze.

Voleva infatti essere un prodotto editoriale completo che potesse abbracciare quante più informazioni possibili non solo sul campo, ma anche sulle strutture limitrofe a esso collegate. La prima edizione de La vita dietro il filo è uscita in versione ebook nel gennaio del 2023, ma da qualche giorno è disponibile una seconda edizione, stavolta in formato cartaceo, arricchita di nuovi dettagli e informazioni esclusive.

È stato un progetto di ricerca storica e culturale che può aprire la strada a nuovi approfondimenti, ricerche e Libri dedicati al territorio fermano. Il titolo La vita dietro il filo è stato scelto per ricordare l'immagine del filo spinato che dominava lo sguardo al di sopra delle alte mura del campo, una costante quotidiana dei prigionieri sopravvissuti grazie agli aiuti alimentari della Croce Rossa.

Nel testo viene inoltre trattato il moderno progetto di riqualificazione, che prevede la demolizione dei capannoni segnati dal tempo per far spazio a nuove strutture e spazi di aggregazione, preservando al contempo i simboli della memoria storica con l'obiettivo di creare un piccolo museo, legando la storia del passato al presente e proiettandola verso il futuro.

La nuova edizione infatti offre anche un racconto dell'evento del 16 settembre 2023, dal titolo Una storia futura, a cui hanno partecipato testimoni dell'ex conceria Sacomar, che aveva ospitato il campo PG70 negli anni della guerra. Durante l'evento sono stati presentati immagini, video e progetti legati alla riqualificazione dell'area.

Rispetto alla versione ebook, l'edizione cartacea contiene ulteriori contenuti di valore e fotografie aggiornate, che documentano l'evoluzione delle infrastrutture circostanti, come ponti e mulini, e le ristrutturazioni delle ex stazioni ferroviarie attualmente in corso. La narrazione della Seconda Guerra Mondiale si intreccia quindi con l'archeologia industriale e storica del Novecento, sviluppatasi intorno al PG70.

Un luogo che ha segnato la storia novecentesca di Fermo

Questo luogo, che ha vissuto profondi cambiamenti nel corso dei decenni, custodisce una parte fondamentale della storia del territorio di Fermo, a partire dai primi anni del Novecento. Nato inizialmente come linificio, venne poi trasformato in un campo di prigionia per truppe durante la Seconda Guerra Mondiale.

Al termine della guerra divenne un centro di accoglienza per profughi e infine una conceria di pelli (la Sacomar) in supporto alla fiorente industria calzaturiera locale. Con la crisi la conceria Sacomar dovette chiudere causando gravi difficoltà economiche per molte famiglie del territorio. Per anni l'area è rimasta in uno stato di semi-abbandono. In tempi recenti sono stati proposti progetti di rivalutazione, con dei bandi per il loro finanziamento.

Dunque si è dato avvio a una nuova fase di riqualificazione, con un ambizioso progetto residenziale e la creazione di un moderno teatro comunale.

Il PG70 e le infrastrutture di collegamento

Nel libro si esplora anche la storia di un’importante infrastruttura della zona: la linea ferroviaria Porto San Giorgio-Fermo-Amandola, approvata tramite Decreto Regio.

Questa ferrovia si collegava direttamente al campo per mezzo della stazione Monturano-Rapagnano, situata a poche decine di metri, ed era fondamentale per il trasporto locale (prima con treni a vapore e poi con elettrificazione). Aveva consentito un importante sviluppo industriale nella valle del Tenna fino al 1956, quando per via dei costi e della concorrenza su gomma era stata chiusa definitivamente.