Android: chi non lo conosce? Da ormai dodici anni questo sistema operativo ci accompagna nelle attività quotidiane: per molti è materia di studio per il suo largo impiego, per altri è semplicemente "la cosa" che permette il funzionamento del proprio dispositivo. Lo sviluppo e la diffusione di tutto ciò ha avuto alti e bassi, i quali comprendono una serie di interessanti curiosità.
Il primo dispositivo Android: il T-Mobile G1
L' HTC T-Mobile G1 fu il primissimo dispositivo Android entrato in commercio: fu presentato a New York il 23 settembre 2008 e sbarcò in Italia con l'allora impressionante cifra di 450 €. Android tuttavia non fu impiegato inizialmente su dei veri e propri smartphone: il T-Mobile G1 era dotato di una tastiera fisica QWERTY, uno schermo touch da 3,2 pollici, 192 Mb di RAM e 256 di memoria flash.
Le versioni di Android e l' ossessione per i dolci
Vi siete mai chiesti perchè i nomi delle versioni di Android prendano il nome di diversi dessert? Le opinioni sono contrastanti. Quella fino ad ora più realistica è che gli sviluppatori di Google, dopo lunghe giornate passate alla programmazione di Android consumassero molto cibo spazzatura: quando si propose di chiamare le versioni del sistema con nomi di dolci tutti furono entusiasti.
L' origine del logo di Android
Il logo di Android fu creato da Irina Blok, grafica impiegata a Google. L' omino verde fu disegnato prendendo ispirazione dalle figure "uomo" e "donna" sulle porte dei bagni. Il logo diventò poi open source, permettendo l' utilizzo libero a chiunque.
Gli scetticismi da parte di Samsung
Nel 2004 Samsung ritenne che l'acquisto di Android non avrebbe potuto trarre alcun profitto, trattando i quattro fondatori come dei buoni a nulla. Non molto tempo più tardi, il 17 agosto 2005, Google acquisì l'OS per 50 milioni di dollari.
Android Honeycomb: la versione per tablet che non piacque
Android Honeycomb fu l'ottava versione di Android, disegnata in tutto e per tutto per i tablet. Pur avendo avuto un interfaccia rivoluzionaria rispetto alle precedenti, ebbe un debutto fallimentare sul Motorola Xoom nel 2011.