Secondo un reportage realizzato dalla Cnn, risultano preoccupanti i dati del numero delle morti in Giappone, forniti dal Ministero della Salute nipponico. Un trend pericolosamente in crescita tra le persone che fanno fatica a trovare una stabilità nel campo lavorativo durante questo periodo di forte incertezza. I dati indicano un'impennata dei decessi nel mese di ottobre: 2.153 persone si sono tolte la vita, a fronte delle 2.087 decedute a causa del coronavirus.
Nonostante nel paese del Sol Levante non ci sia stata una ondata del virus, comunque la pandemia ha aggravato la salute mentale dei giapponesi, soprattutto tra le donne.
Ciò è dovuto dal fatto che queste ultime spesso hanno impieghi part-time, in hotel, bar, ristoranti e quindi più a rischio licenziamento. Secondo i dati riportati dall'agenzia nazionale di polizia del paese, nel mese di ottobre il numero di decessi tra le donne è aumentato dell'83%, rispetto al 22% tra gli uomini. Inoltre il governo giapponese è quello che pubblica tempestivamente i dati riguardanti queste morti. Ciò non significa che negli altri paesi non vengano registrate.
A fare scalpore sono però i decessi in Giappone, che ha avuto sempre un tasso di suicidi tra i più alti nel mondo. Nel 2019 questo trend è sembrato diminuire, con solo 20mila morti. Segno la pandemia ha influito molto nella psiche dei giapponesi.
Il numero verde per le richieste d'aiuto inventato da Koki Ozora
Al fine di aiutare tutte le persone in difficoltà durante il periodo della pandemia, uno studente universitario, Koki Ozora, lo scorso marzo, ha creato un numero verde attivo 24 ore su 24 per aiutare le persone che soffrono in assenza di lavoro e di vita sociale. A chiamare sono principalmente le donne e i ragazzi. Le donne perché hanno perso un lavoro e sono costrette a mandare avanti la famiglia senza più un soldo, e i ragazzi perché non hanno più vita sociale e sono costretti a rimanere a casa.
In più la scuola e l'università non viene loro incontro: i compiti aumentano e lo stress fa da padrone nelle loro vite.
Aumentano i decessi tra le donne: la categoria maggiormente colpita dal coronavirus
Le donne risultano la categoria più colpita dal coronavirus. La pandemia, nel corso dei mesi, ha causato un aumento della disoccupazione in tutto il mondo, ma anche una diminuzione dell'interazione tra le persone. Secondo i dati del ministero della salute nipponico, nel mese di ottobre la percentuale delle donne che si sono tolte la vita è salita all'83%. Ci sono diversi fattori per spiegare la crescita di questo trend. Purtroppo questa emergenza ha indotto un fattore di stress potenzialmente mortale.
Le chiamate ai numeri di emergenza sono aumentate, e le donne si sono ritrovate sempre più vittime della violenza domestica. Rimanendo in casa, chiuse insieme ai loro compagni, non possono fuggire dalle grinfie dei loro aggressori. L'unica loro possibilità è chiedere aiuto tramite telefono. Per loro lo stress non è dovuto solo a causa di una precaria situazione familiare, ma anche da poche certezze nel campo lavorativo: per colpa del coronavirus hanno maggiori probabilità di incorrere in un lavoro irregolare nei settori dei servizi e della vendita.