Alessandro Gassmann, su twitter, ha apertamente dichiarato la sua volontà a dare un contributo per aiutare chi soffre durante l'emergenza Covid. Un'opinione espressa schierandosi in prima persona e probabilmente arrivata sull'onda dei dibattiti che, negli ultimi giorni, hanno accompagnato l'emendamento su una possibile tassa sui grandi patrimoni.
Patrimoniale come idea i per i grandi patrimoni
Il primo firmatario è stato Nicola Fratoianni di Leu. L'idea era quello di predisporre una tassa progressiva, a partire dal 2%, sui patrimoni a partire da 500.000 euro.
Allo 0,5% per livelli patrimoniali rintracciabili nel range tra 1 e 5 milioni. Si arriverebbe poi all'1% tra i 5 ed i 50 milioni. Solo per il 2021 si ipotizza di arrivare al 3% per coloro i quali stanno sopra al miliardo. Si tratterebbe di una strategia che potrebbe, di fatto, cancellare altre imposte come Imu e imposta di bollo.
Dal governo, al momento, non sembra registrarsi grande entusiasmo. O questo è quello che si evince dalle parole del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha messo in evidenza come, a suo avviso, imposte patrimoniali siano quantomeno superflue. Un concetto spiegando facendo menzione a quanto è accaduto nella crisi tra il 2007 ed il 2008. "Quando - ricorda, secondo quanto riporta Tgcom24 - a qualcuno venne in mente di aumentare le tasse per risolverla e abbiamo scoperto sulla pelle di tanti italiani e tante imprese che andava fatto il contrario.
E' il momento di eliminare tante microtasse e fare una riforma del fisco".
Il tweet di Alessandro Gassman è chiaro
Quando si inizia ad abbozzare l'idea di una possibile patrimoniale i dibattiti si intensificano e le voci che la contestano sono tante. Non c'è, però, quella di Alessandro Gassman che ha scelto di dire la sua con un tweet ed ha manifestato la totale disponibilità ad aprire il portafogli verso coloro i quali si trovano in una condizione difficoltà.
"Io - ha scritto il popolare attore - non sono un super ricco, ma guadagno bene, sono una persona che da 37 anni lavora e guadagna bene. In questo disastro, penso che un contributo dei super ricchi, e di chi non ha problemi economici, sarebbe importante e doveroso, per chi è in sofferenza economica".
La contestualizzazione rispetto al momento di Alessandro Gassman risulta piuttosto chiara.
Il 2020 è stato, infatti, contrassegnato da una pandemia che sta lasciando strascichi sotto il profilo economico e sociale. L'idea di poter contribuire ad alleviare, quantomeno in parte, le difficoltà di altre persone viene perciò vista di buon grado dal noto attore.
Io non sono un super ricco, ma guadagno bene, sono una persona che da 37 anni lavora e guadagna bene. In questo disastro, penso che un contributo dei super ricchi, e di chi non ha problemi economici, sarebbe importante e doveroso, per chi è in sofferenza economica. #generosità
— Alessandro Gassmann 🌳 (@GassmanGassmann) November 30, 2020