Era il 12 agosto del 1991. Prima di allora i Metallica avevano pubblicato quattro album, ma nessuno di questi aveva la stessa forza dirompente e gli stessi riff esplosivi del “Black Album”. 30 anni dopo, artisti internazionali del calibro di Miley Cyrus ed Elton John rendono omaggio a questa leggendaria band con “The Metallica Blacklist”, l’album di cover che celebra il successo del “Black Album”.
Metallica, il successo del “Black Album”
Conteneva tracce come “Nothing Else Matters” ed “Enter Sandman”, che apriva l’album con quel suo riff in sordina che poi esplodeva come un’atomica. Un impatto devastante nel mondo della musica, che ha aprì una nuova era e dato respiro all’heavy metal, ormai orfano di prospettive dai tempi dei Black Sabbath. Il risultato furono 25 milioni di copie vendute, di cui 16 solo negli Stati Uniti.
Sebbene ai tempi ci fossero band come i Pantera, impegnate a sperimentare nuovi modi di fare metal, nessuno ebbe lo stesso impatto dei Metallica e del loro “Black Album”.
Nonostante i virtuosismi stilistici di Dimebag Darrell e i possenti tamburi di Vinnie Paul, il thrash metal dei Pantera non riuscì a radunare sotto la propria bandiera la stessa platea di "aficionados". Eppure, anche i fratelli Abbott avevano intuito che il vento stava cambiando, e avevano così ammainato le vele dell’hair metal per virare sul un sound più “thrash”, che porterà i Pantera al successo. Ma al contrario dei fratelli Abbott, che avevano iniziato a veleggiare sull’affollata nave dell’hair metal, i Metallica decisero sin dal principio di solcare più favorevoli mari.
Metallica, guerra all’hair metal
Sin dai primi vagiti, i Metallica erano orientati su quel tipo di sound che li porterà ad entrare nella prestigiosa Rock ‘n’ Roll Hall of Fame.
E forse è stata proprio questa coerenza a farne una delle band più celebri e apprezzate del nostro tempo. Le 52 tracce del “The Metallica Blacklist” sono la prova migliore di quanto appena detto. Ognuna delle tracce originali, interpretate nell’album da svariati artisti, mostra come i Metallica pensino fuori dagli schemi e guardino con occhio critico ogni dettaglio.
La miscela di hard rock e punk che ci propongono in “Kill ’Em All” è un pugno che manda KO l’hair metal stereotipato dell’epoca. Dopo quell’esordio la band ha portato in dote molta buona musica, introducendo chitarre acustiche e dimostrando che si può restare fedeli alla propria visione e fare buona musica al tempo stesso. Con il “Black Album”, la band attua una scelta stilistica mirata.
La copertina scura, con il solo serpente, ci informa a cosa andiamo incontro: un rock spoglio e potente.
Un esempio di questo cambio di direzione lo ritroviamo in “Nothing Else Matter”, divenuto il manifesto della band, oltre che un brano sempre presente nella scaletta live. Una ballata su cui Hetfield scherzava, pensando a come avrebbero reagito i fan abituati agli sfrenati e incalzanti ritmi.
'The Metallica Blacklist'
“The Metallica Blacklist” e un cofanetto rimasterizzato del “Black Album” usciranno il 10 settembre. Parte del ricavato dell’album andrà devoluto in beneficenza.