Lunedì 18 settembre la cometa Nishimura si trovava a sole 0,22 unità astronomiche dalla stella madre del Sistema Solare ed è stato possibile guardarla dall'Italia nelle ore serali utilizzando necessariamente un binocolo o un telescopio. Se riuscirà a superare questa fase potrebbe continuare ad essere ammirata per tutto il mese di settembre ma dall'emisfero opposto, quello australe.

La rarissima cometa verde

Un regalo inaspettato del firmamento. Questa è stata la frase con cui il responsabile scientifico del Virtual Telescope Project ha annunciato il 12 agosto la recente scoperta della cometa Nishimura da parte di un astrofilo giapponese da cui ha preso il nome. È una cometa rarissima perché ha un'orbita di lungo periodo ma è difficile trovare tracce del suo passaggio di 435 anni fa perché la sua orbita non è periodica. Il suo nome scientifico è composto da C/(Cometa con un'orbita non periodica), 2023 (l'anno in cui è stata scoperta), P(prima metà del mese del mese in cui è stata scoperta cioè agosto), 1 (perché è il primo corpo celeste ad essere stato scoperto in quel periodo) e Nishimura (il nome del suo scopritore).

Il passaggio della cometa

Secondo gli studiosi è possibile che la cometa sia stata vista nel suo passaggio ravvicinato al Sole già una decina di giorni fa ma lo scorso weekend è stato particolarmente agevole poterla ammirarla durante le primissime ore del mattino, quando il giorno ancora non albeggiava e senza utilizzare particolari apparecchiature.

Con l'avvicinamento al Sole il nucleo di ghiaccio di una cometa emette polveri e gas da cui prendono origine due code, le chiome, che si estendono per milioni di chilometri nello Spazio. Una coda molto luminosa è di colore bianco o giallo. A volte le comete presentano una seconda coda, definita in scienza la coda ionica, di colore verde o blu quando, come nel caso della cometa Nishimura, contengono gas in misura maggiore rispetto alle polveri.

Il Sole riflettendo la propria luce sulle code delle comete offre la possibilità di ammirarle dalla Terra.

Perché per gli studiosi è importante osservare le comete?

Gli scienziati sostengono che osservare e studiare le comete sia importante per approfondire le conoscenze sul Sistema Solare e sull'origine della vita sulla Terra. Le comete avrebbero portato gli ingredienti chiave per lo sviluppo della vita sulla Terra cioè gli amminoacidi. La missione Stardust della NASA nel 2004 ha raccolto campioni della cometa Wild-2 e le analisi hanno rilevato la presenza di glicina, un amminoacido utilizzato dagli esseri viventi per la sintesi delle proteine. Quindi per la scienza osservare Nishimura, la rarissima cometa verde e il suo passaggio ravvicinato al Sole nel mese di settembre, cioè a distanza di un mese dalla sua scoperta è stata un'occasione quasi unica, un regalo inaspettato del firmamento.