Ora che ci avviciniamo al Natale, molte aziende sono alle prese con gli acquisti degli omaggi aziendali che generalmente vengono regalati per scopi di rappresentanza. Ricordiamo innanzitutto, che la deduzione è possibile per le spese relative ai beni distribuiti gratuitamente di importo unitario non superiore ad €. 50,00, indipendentemente che essi siano stati acquistati per essere regalati o acquistati nell’ambito della normale attività commerciale e poi regalati successivamente (ad.esempio, una cartoleria che decide di regalare ai propri affezionati clienti penne per un valore unitario non superiore a 50,00 euro).

Se i beni sono di valore unitario superiore al limite sopraindicato, allora essi potranno essere dedotti dal redito d’esercizio nel limite della percentuale del 1,3% dei ricavi .

I limiti da considerare

Quanto detto finora fa riferimento alle normative in tema di TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi); per quanto concerne invece il trattamento dell’Iva, ci troviamo di fronte al seguente scenario:

  • iva acquisti sui beni omaggi non commercializzati dell’impresa,  detraibile sei il costo unitario non supera il limite di €. 25,82; indetraibile in caso contrario;
  • iva a debito da corrispondere sui beni omaggiati sempre non commercializzati dall’impresa, non dovuta se il costo dei beni non supera il limite di €. 25,82 (fc.iva art.2); non dovuta se non si è provveduto alla detrazione dell’iva sull’acquisto dei beni oppure perché il valore unitario supera la soglia prevista di €. 25,82 (fc.iva art.2);
  • iva su acquisti di beni caratteristici della propria attività, detraibile in quanto acquistati per essere rivenduti;
  • iva a debito da corrispondere sui beni omaggiati commercializzati dall’impresa, dovuta ed in tal caso va istituito un registro degli omaggi in cui inserire tutti i dati relativi ai beni omaggiati oppure emettere autofattura mensile di tutte le consegne ricevute nel mese.