E’ in arrivo l’ennesimo balzello da pagare si tratta come molti sanno dell’Imu ,purtroppo c’è da segnalare quest’anno che secondo i dati emersi  dall’ l'Osservatorio sulla fiscalità locale della Uil Servizio Politiche Territoriali le delibere comunali che sono state di recente pubblicate sul sito dell’ministero del’Economia hanno  fatto registrare un notevole aumento  infatti si calcola che in media il pagamento dell’imu abbia pesato in media 1023 euro sul bilancio delle famiglie con più di due case. Secondo questi dati infatti la spesa media per il pagamento dell’imu ammonterebbe a 278 euro sulla prima casa e 745 euro sulla seconda.

Lo studio ha preso come riferimento i dati di 6.189 comuni - il 76,2% del totale nazionale - e il 31,2% , i dati confermano che c’è stato un aumento delle aliquote per la prima casa, il 62,2% ha confermato l'aliquota base del 4 per mille e soltanto il 6,8% l'ha diminuita.

Per quanto riguarda invece la seconda casa, il 62,6% dei comuni resi in esame ha aumentato l'aliquota, il 36% ha deciso di confermarla sulla base del 7,6 per mille e il 1,4%  si tratta di circa 85 Comuni, per lo più concentrati nel Sud che ha invece deciso di diminuirla.

Le città  in cui i cittadini dovranno pagare la tassa più salata sulla prima casa sono risultate essere Roma con 639 euro, e Milano con 427 euro,seguono poi Rimini con 414 euro, Bologna 409 euro e Torino 323 euro.

Per quanto riguarda la seconda casa a Roma si pagheranno 1.885 euro,a Milano 1.793 euro ,a  Bologna 1.747 euro e a Firenze 1.526 euro. Stando a questi dati, sembra che ci sia stato un aumento sull'aliquota media nazionale sulla prima del 5,6%,  mentre per le seconde c’è stato un aumento del 15,5% rispetto all'aliquota base.

Appare chiaro quindi che le aliquote stabilite dai vari Comuni e le relative detrazioni, il gettito complessivo tra prima casa e altri immobili ammonterebbe a fine anno a 23,2 miliardi di euro, di cui 3,8 miliardi di euro per la prima casa e 19,4 miliardi di euro per le seconde case. Di questi, 14,8 miliardi di euro andranno direttamente nelle casse dei Comuni, mentre allo Stato andranno 8,4 miliardi di euro.