Amministratore, morosità e assemblea oltre ad animali, riscaldamento e sanzioni più salate. La nuova legislazione in materia condominiale prevede molte modifiche ed alcune di esse di difficile comprensione. Ecco in parole semplici quello che cambia e che toccherà quasi la metà della popolazione dello Stivale.

Innanzitutto si inizia a intravedere qualche modifica a partire da chi presiede le assemblee. L’amministratore, infatti, starà in carica per due anni invece che per uno e dovrà rispondere dei seguenti requisiti: godimento dei diritti civili, diploma di scuola superiore e  frequenza ad un corso di formazione.

La cosa più importante è che non sarà più necessario essere iscritto ad un registro. L’amministratore dovrà inoltre esporre all’assemblea il proprio salario e i propri dati personale e potrà essere sollevato dalla stessa assemblea previa richiesta scritta. In poche parole l’insieme dei condomini avrà ampi poteri sulla figura di chi farà da paciere e da rappresentante degli inquilini.

Ci sarà maggiore libertà anche per la “stretta” sui condomini morosi: prima occorreva l’approvazione da parte dell’assemblea, ora per l’ingiunzione di pagamento potrà agire direttamente l’amministratore senza nessuna autorizzazione. Un notevole passo avanti che potrebbe apportare numerosi benefici. Un’ultima importante modifica è stata fatta all’assemblea: qualora si dovesse deliberare sull’installazione di telecamere di sorveglianza o di impianti ad energia rinnovabile occorrerà la maggioranza semplice dei presenti in assemblea.

Questo nuovo quorum, però, riguarderà soltanto determinate tipologie di decisioni.

Per quel che riguarda gli animali, invece, la disciplina non pone alcun tipo di limite: pertanto i vecchi litigi sulla libertà di cani e gatti all’interno del condominio non avranno più ragione d’esistere. Per il riscaldamento un inquilino potrà staccarsi dalla rete centralizzata senza aspettare il benestare dell’assemblea, purchè non vada a gravare sulla condizione economica degli altri condomini.

Se infine vorranno essere rimosse le barriere architettoniche la proposta dovrà passare comunque dall’assemblea, ma sarà sufficiente il voto di un terzo dei condomini a maggioranza del 50+1%. In caso di violazione di tutte queste norme potranno essere applicate penali notevolmente mutate dal punto di vista economico: da pochi centesimi si è passati a sanzioni che vanno da 200 euro fino ad arrivare a un massimo di 800 euro.