Per la guerra delMali, per lo sfruttamento dellerisorse interne del Paese e per la costruzione della diga italiana, sono inarrivo gli aiuti umanitari dalla Commissioneeuropea, che ha stanziato ilfinanziamento di 22 milioni di euro per assistere levittime dei conflitto.

Dunque solo nel 2012 sono stati 115 imilioni di euro stanziati per gli aiuti umanitari delle popolazioni inguerra, più di 42 milioni di euro di aiuti umanitari al Mali,dall'inizio del conflitto. Inoltre la Commissione ha stanziato 337 milioni (173milioni per l'immediata risposta abreve termine e 164 milioni assegnati per il medio termine), per la crisi alimentare.



Da Bruxelles, il commissario europeoper la Cooperazioneinternazionale, Kristalina Georgieva, ha dichiarato durante l'incontro con il primoministro del Mali, Django Sissoko: "Nel Mali i più vulnerabili sono staticolpiti da una triplice crisil'anno scorso: prima la siccità, poi l'instabilitàpolitica e il conflitto. La nostra priorità è quella di stabilizzare la fragile situazionedella sicurezza alimentare, cheè stata aggravata dagli effetti della

violenza. Non dobbiamo dimenticare che, a parte i 167 mila maliani che si sono rifugiati nei Paesi vicini e i 227mila che sono fuggiti dai combattimentinel nord, c'è ancora 1 milione di persone colpitedalla crisi con urgente bisogno di assistenza alimentare".

In Italia, ilConsiglio degli Affari Esteri, ha ufficialmente approvato la missione europea delle forze armate del Mali, dichiarandoche: "Il quartier generale sarà a Bamako,ma la base operativa degliaddestratori è stata fissata a Koulikoro".

Con70 militari dall'8 febbraio si aggiungono 400militari, per un totale di spesa di 12,3milioni di euro, per 15 mesi.