Il Pdl sarebbe avanti di due punti e mezzo rispetto ai democratici. Questo, in sintesi, il risultato di un recentissimo sondaggio commissionato dal Partito della libertà. Berlusconi ha aperto proprio con questo dato, nel pomeriggio, l'incontro con i suoi parlamentari convocato per eleggere i capigruppo alla Camera ed al Senato (ndr l'orientamento sarebbe quello di Brunetta alla Camera e Schifani al Senato).

Anche Grillo, stando al sondaggio, sarebbe in calo: gli elettori Cinque Stelle non avrebbero gradito le sue esternazioni contro i senatori che rei di aver tradito le indicazioni del movimento.

Sia Grillo che Casaleggio infatti, sarebbero stati molto chiari: nel ballottaggio Grasso-Schifani, i grillini avrebbero dovuto votare scheda bianca. E 14 senatori non avrebbero rispettato la consegna.

Tornando a Berlusconi, negli ultimi giorni sarebbe cresciuta notevolmente, fra gli elettori moderati, l'indignazione per gli attacchi che le toghe rosse hanno sferrato contro di lui.

A proposito dell'elezione del Capo dello Stato invece, Berlusconi è stato molto chiaro: non si può tollerare ancora una volta un presidente di sinistra. Scenderemo in piazza anche ogni giorno, se sarà il caso, per far capire a tutti come la pensano i moderati. E la "battaglia" comincerà proprio sabato prossimo a Roma, in Piazza San Giovanni, dove sono attesi oltre due milioni di elettori Pdl: manifesteranno per sollecitare rapide soluzioni a favore del lavoro (in particolar modo quello giovanile), delle aziende, più in generale delle misure anti-crisi, e contro le toghe rosse.