Domenica il CEO di Ebay John Donahoe iniziò ad inviare email a milioni di utenti del mercato online nel tentativo di dare via ad una lobbying senza precedenti per cambiare l'incombente legislazione sulle tasse. A partire da domenica 21 Aprile, riceveranno l'email 40 milioni di utenti da parte di Danahoe, compresi la maggior parte dei venditori sul mercato. In questa mail, il Ceo afferma che la legislazione, denominata Marketplace Fairness Act, carica ingiustamente di oneri i piccoli commercianti online e chiede agli utenti Ebay di inviare una email a loro volta ai membri del congresso chiedendone delle modifiche.

La normativa, che potrebbe essere votata al Senato tra pochi giorni, conferisce allo stato il potere di obbligare i rivenditori esterni ai propri confini di pagare le tasse sulle vendite online. Attualmente è possibile richiederne il pagamento solo ai commercianti con presenza fisica all'interno del paese.

La legislazione include un'esenzione per chi genera meno di 1 milione di dollari in vendite annuali al di fuori dello Stato. Nella email Danahoe dice che anche chi genera meno di 10 milioni o abbia meno di 50 dipendenti dovrebbe esserne esente. Inoltre ha individuato in Amazon, la principale rivale, in quanto sostenitrice dell'attuale legge.

"Questa norma considera un qualunque rivenditore e quelli multimiliardari come Amazon allo stesso modo" ha detto il Ceo Danahoe.

"Non è possibile che un grande rivenditore che produce 10 milioni di dollari ogni 90 secondi possa avere le stesse tasse di chi è invece solo un piccolo commerciante".

Non è la prima volta che Ebay usa i suoi utenti per seguire questa grande pista lobbystica. Nel 2006, l'ex amministratore delegato Meg Whitman inviò una email agli utenti riguardo alla questione della neutralità della rete e la necessità di mantenere libero internet.

All'epoca furono contattati "solo" 10 milioni di utenti. "E' il più grande sforzo di base mai fatto", ha dichiarato Brian Bieron, senior director del Global Public Policy di Ebay, " è venuto al pettine durante il congresso e ora è il momento di dare ai nostri clienti la possibilità di condividere i loro pensieri".

Lo sforzo messo in campo da Ebay per dare vita alla lobby suggerisce che ha molto più da perdere rispetto ad Amazon se la legislazione dovesse diventare realmente legge.

Amazon ha sostenuto una esenzione di vendite annuali di 500,000 dollari nella versione precedente della legislazione, sostendendo che niente più avrebbe dato troppo vantaggio fiscale ai piccoli venditori online rispetto ai grandi retail. Ricordiamo che Amazon gestisce un mercato popolare per quanto riguarda i venditori online, anche se Ebay rimane popolare anch'essa tra i piccoli retailer.

Se dovesse passare la riforma vorrà dire che molti dovranno ridimensionare le proprie vendite al di fuori del paese, cosa che porterebbe al licenziamento di personale per esempio o, addirittura per Ebay, si dovrebbe iniziare a vendere tramite il marketplace di Amazon perchè gestisce il magazzino di stoccaggio, l'evasione degli ordini e la spedizione, che essendo a pagamento influirebbero sul business dei piccoli commercianti, ma che gli permetterebbe comunque di continuare le vendite online anche con poco personale.