I Parlamentari del Movimento cinque stelle hanno ricevuto una precisa nota, da parte di Beppe Grillo e Casaleggio, in cui i loro leader li pregavano di attenersi a quanto scritto sul non statuto del movimento politico, ossia di rinunciare alla diaria ed ai rimborsi spese vari e di devolvere questa parte del compenso come parlamentari a delle onlus.

Grillo e Casaleggio hanno scritto nella nota che l'emolumento percepito dai parlamentari a cinque stelle deve limitarsi ai  5000 euro lordi del compenso ordinario, che era fissato a 10000 euro, a cui i grillini hanno già rinunciato per metà, e che la cosiddetta diaria, ossia i rimborsi per le attività più varie, tra cui i carburanti, deve essere rifiutata in toto dai parlamentari del movimento e deve essere devoluto ad organizzazioni di volontariato.

I parlamentari però si sono riuniti ed il 48% di loro, quota maggioritaria nella riunione, ha deliberato che rispetto alla diaria ed alle indennità varie ogni parlamentare del Movimento cinque stelle si regolerà seguendo la propria coscienza, smentendo di fatto non solo il guru dei Cinque stelle Casaleggio ed il suo leader politico indiscusso Beppe Grillo, ma anche tutti i discorsi e le promesse che avevano proferito in campagna elettorale, durante la quale si erano più volte espressi sulla questione compensi, dichiarando che, una volta eletti parlamentari, si sarebbero limitati a percepire i 5000 euro lordi del compenso ordinario.

Inutile dire che le polemiche sono subito divampate negli ambienti politici più lontani dal Movimento 5 stelle e che molti esponenti politici hanno gridato al tradimento verso otto milioni di italiano che hanno creduto alle promesse grilline. Aspettiamo comunque una dichiarazione ufficiale dei rappresentanti del movimento 5 stelle.