La Crimea ormai è parte della Russia: Putin si è ripreso la penisola e, nonostante le ultime smentite e la pseudo-normalizzazione degli ultimi giorni, è probabile che punti anche alla parte orientale dell'Ucraina. Gli Stati Uniti e l'Europa sono pronti ad un'eventuale guerra per il controllo dell'importante Stato, ad una guerra civile in Ucraina, a degli sconvolgimenti geopolitici epocali?
Continuiamo nell'analisi della situazione, iniziata in Crisi Ucraina e Crimea, una guerra globale tra Usa e Russia che coinvolge tutti con questo focus proprio sul controllo economico e politico dell'Ucraina.
L'Ucraina è strategicamente importante per Russia, Usa e UE, per quattro motivi:
- il gas, sia la produzione che il semplice passaggio: abbiamo trattato questo aspetto nell'approfondimento Crisi Ucraina-Russia, il ruolo del gas nello scontro mondiale tra le potenze
- la produzione agricola, di grano in particolare
- gli aiuti finanziari, che aiuti non sono ma sciacallaggio economico
- è un importante tassello della strategia militare Usa-Nato per accerchiare la Russia, ed ovviamente la Russia non vuole altri missili dell'Alleanza Atlantica a ridosso dei suoi confini
Non a caso la crisi in Ucraina è scoppiata quando l'ex presidente Yanukovic, filo-russo, si è tirato indietro dai pre-accordi per l'avvicinamento all'UE dopo la pressione di Mosca ed è stato sostituito, dopo settimane di quasi-guerra civile, da un governo di ultradestra chiaramente appoggiato dagli occidentali (si ipotizza da più parti che gli stessi scontri siano stati manovrati dall'estero); per reazione la Russia si è ripresa la Crimea.
Vediamo dunque i fattori principali che spingono le potenze alla sottomissione dell'Ucraina, perchè di libertà e democrazia in tutta questa situazione ce ne è davvero poca.
Il controllo dell'Ucraina e della sua produzione agricola
Non si creda che non ci siano guerre armate e/o economiche per il grano o la produzione agricola in generale: due esempi recenti sono il Sudan e l'Argentina, "granai" di Africa e Sud America, con ovviamente le multinazionali statunitensi e britanniche a gestire il tutto o quasi. Sui prodotti agricoli -grano, mais, caffè, cacao, cotone... persino sull'acqua!- si può anche investire e fare trading come sulle monete, sull'oro e l'argento, il petrolio, le azioni in Borsa: si parla di miliardi e miliardi di dollari/euro tra produzione, trasporto e vendita sui mercati, investimenti.
Il "granaio-Ucraina" è sempre stato fondamentale per l'Urss e poi per la Russia, oltre che per lo stesso governo di Kiev, tanto che oggi un lavoratore ucraino su quattro è impiegato nel comparto agricolo per produrre grano, segale, orzo, barbabietole... prodotti che finiscono sui mercati russi e di tutta Europa. I porti della Crimea sono il punto di uscita di tutto questa immensa produzione agricola (verso anche Cina, Usa e Turchia) e la metà dell'economia della penisola dipende da questo: altro punto per capire perchè Mosca abbia rischiato così tanto per riprendersela.
Per esigenze di spazio e di chiarezza, l'articolo continua in Controllare l'Ucraina: produzione agricola e aiuti finanziari.