Il controllo dell'Ucraina è strategico per la Russia quanto per gli Usa e l'Europa e tra gli elementi che fanno dell'Ucraina un boccone succulento ci sono il gas, la sua posizione tra Occidente e Russia, gli aiuti finanziari, la produzione agricola: questo articolo è la seconda parte di un focus specifico sulla questione, la prima è Controllare l'Ucraina, obiettivo strategico di Usa, Europa e Russia, che vi invitiamo a leggere in quanto il discorso qui inizia da dove si è interrotto.
Si stima che entro un decennio la produzione agricola ucraina potrebbe raddoppiare (dati Berd): gli investimenti in Ucraina da parte di Nestlè, Kraft, Cargill...
insomma le multinazionali "occidentali" sono stati negli ultimi anni per miliardi di dollari e la Monsanto, che con la DuPont mira specificatamente al grano, ha fatto sì che gli accordi stipulati con la Cina (sempre più vicina alla Russia) dal governo del deposto Yanukovic siano stati annullati dal nuovo governo di ultra-destra filo-occidentale. Come dice Alfredo Jalife Rahmenel "oggi l'Ucraina ottiene 12 miliardi di dollari dalle sue esportazioni di grano e cereali e dalla sua particolare partnership commerciale con l'Europa [che ovviamente ha acceso la miccia della crisi a Kiev]. L'interesse ad incorporare l'Ucraina nel mercato europeo includeva l'obiettivo ad avere un supermercato di pane e carne in Europa mediante una maggiore disponibilità ad affittare o vendere i suoi terreni fertili".
Ucraina, nuova Grecia? La finanza internazionale punta Kiev
In situazioni simili i miliardi di euro-dollari sono un obiettivo strategico e anche un elemento rivelatore di molte cose, come cerchiamo di spiegare in questo paragrafo sugli "aiuti all'Ucraina".
L'Ucraina è a rischio fallimento economico, come titolava Il Sole 24 Ore on line il 24 marzo: Kiev dovrà pagare i debiti con Mosca per le forniture di gas, ed è notizia del 1 aprile che Gazprom ha aumentato il prezzo del gas che fornisce all'Ucraina da circa 270 dollari a 385 dollari ogni mille metri cubi, annullando lo sconto stipulato con Yanukovic, con la possibilità a breve di salire a 480 dollari (un motivo in più per lasciar libero spazio agli americani nella ricerca ed estrazione del gas nel suo territorio con le nuove tecnologie, come detto in Crisi Ucraina-Russia, il ruolo del gas nello scontro mondiale tra le potenze ?).
Inoltre dovrà rimborsare 7 miliardi di euro come somma di un prestito del FMI e di Eurobonds.
Il Fondo Monetario Internazionale ha negoziato con l'attuale premier ucraino Arseniy Yatsenyuk (un caso che sia un economista ex dirigente di banca?) un pacchetto di "aiuti all'Ucraina" tra i 14 ed i 18 miliardi di dollari, gli Usa promettono un miliardo, il Giappone uno e mezzo, l'UE ha promesso 11 miliardi di cui 1,6 arriverà dopo l'accordo con il FMI, tre miliardi li ha promessi la Banca Mondiale.
Un totale di circa 30 miliardi di dollari che ovviamente non saranno gratis, come la storia recente della Grecia ci insegna: lo stesso premier Yatsneyuk ha ammesso che il suo è un governo-kamikaze che prenderà decisioni impopolari per il bene dell'Ucraina le cui conseguenze si riverseranno sulla gente comune, decisioni che probabilmente restando in orbita russa non si sarebbero prese.
Blocco del salario minimo e dell'assistenza sociale, aumento delle tasse, taglio di 24mila posti di lavoro nel settore pubblico, aumento delle bollette del gas del 40/50% per imprese e famiglie (richiesta del FMI sempre rifiutata da Yanukovic), far fluttuare la moneta nazionale ucraina (altra richiesta del FMI: la grivnia ha perso il 25% da inizio anno): questo ciò che deve fare l'Ucraina per avere gli "aiuti" dell'Occidente, o, secondo i punti di vista, diventare un suo feudo.
Per esigenze di spazio continua in Gli Usa vogliono controllare l'Ucraina e farla entrare nella Nato per accerchiare la Russia dove analizziamo la situazione dal punto di vista militare.