Molto spesso, quando andiamo ad acquistare un prodotto sugli scaffali di un supermercato, ci affidiamo più volentieri alle informazioni che troviamo sullo stesso anziché leggere l'etichetta dei prodotti, che per legge deve contenere tutte le informazioni essenziali. Su questo, molte catene di supermercati ne approfittano per "alterare" la percezione del consumatore ed indirizzarlo verso un prodotto anziché un altro.

Questo è il caso che vi voglio esporre: il miele Jodler. L'azienda produttrice di questo miele è altoatesina, con sede a Bolzano.

Per questo motivo, molti supermercati cadono nell'inganno (o forse vogliono cadere in inganno) e allegano a questi vasetti la dicitura "prodotto locale", "prodotto Trentino", "Miele dell'Alto Adige" e chi più ne ha più ne metta.

L'ignaro consumatore acquista tale miele pensandolo che sia proveniente magari dal piccolo apicoltore dell'Alto Adige, occupante di un Maso e che per vivere gestisce 3 o 4 arnie alle pendici delle Dolomiti. La realtà però è ben diversa: se andiamo a leggere attentamente l'etichetta, vediamo che la provenienza del miele non solo non è totalmente dell'Alto Adige, ma non è nemmeno interamente italiana.

Sull'etichetta di questo miele (nei vari tipi: acacia, millefiori, bosco ecc..) è infatti correttamente riportato che non si tratta di miele italiano, bensì di una miscela di mieli originari (con miele originario s'intende miele proveniente dalla Unione Europea) e non originari (fuori dall'Unione Europea).

Per essere ancora più precisi, riportano anche le varie provenienze dei mieli, nei casi di quelli in mio possesso si tratta di mieli Ungheresi, Rumeni, Spagnoli e Argentini.

Nulla dunque contro l'azienda che commercializza il miele Jodler, che immette sul mercato un miele estero di alta qualità e del quale riporta ogni informazione sull'etichetta.

Quello che è sbagliato è come questo prodotto venga esposto all'interno dei supermercati, inducendo a pensare che stiamo acquistando miele italiano e invece acquistiamo miele industriale estero.

Fate attenzione cari consumatori… la fregatura è dietro l'angolo!