Il Cdm ha varato ieri sera, su proposta del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, i cinque decreti legislativi che attuano la legge delega di riforma fiscale introducendo significative novità. Il governo guidato dal premier Matteo Renzi interviene in particolare con cinque provvedimenti utili per semplificare e razionalizzare le leggi sulla riscossione; per riorganizzare le agenzie del fisco; per riformare il sistema delle sanzioni amministrative e penali; per stimare e monitorare l'evasione fiscale e riordinare le norme sull'erosione fiscale; e si interviene anche su contenziosi tributari e interpelli.
Fisco e tasse, ecco i cinque decreti attuativi del Governo Renzi
Ecco i 5 decreti attuativi della delega fiscale nel dettaglio. Sulla riscossione le nuove norme puntano a creare un sistema che favorisca la compliance, mediante norme che inducano i contribuenti ad ottemperare in modo spontaneo al pagamento delle imposte, anche tramite modalità più ampie di rateizzazione. Novità sull'aggio per i concessionari della riscossione: gli oneri non possono superare il 6% del riscosso (attualmente è all'8%).
Sul riordino delle agenzie fiscali la finalità del decreto legislativo è quella di riorganizzare le strutture delle agenzie del fisco, in maniera funzionale al potenziamento dell'efficienza dell'azione amministrativa e della riduzione della spesa.
Ci saranno controlli meno invasivi ispirati al principio del controllo amministrativo unico.
Sulla riforma del sistema sanzionatorio penale e amministrativo il decreto attuativo varato dal Governo Renzi prevede di tenere conto dei comportamenti che, seppure illegali, sono comunque da ritenere privi di elementi fraudolenti e dunque meno gravi. Sono rese invece più severe le sanzioni penali per le frodi al fisco.
Nel quarto decreto attuativo si prevede di intervenire in modo continuativo e strutturale sul monitoraggio e sulla revisione delle cosiddette "spese fiscali", sulla rilevazione e l'evoluzione dell'evasione fiscale e contributiva e dei risultati raggiunti nell'azione di contrasto inserendoli sistematicamente nelle procedure di bilancio.
Sul contenzioso tributario e l'interpello il DLgs - l'unico fra i cinque varato in via preliminare e non in via definitiva - si muove soprattutto lungo le seguenti linee guida: l'immediata esecutività delle sentenze per tutte le parti, l'estensione della tutela cautelare al processo tributario; l'estensione degli strumenti deflattivi del contenzioso.