Come da copione, la crisi in Grecia arriva ad una svolta decisiva che evita l'uscita dall'euro, la temutissima Grexit che la Germania della Merkel e di Schauble aveva proposto "pilotata" per 5 anni, salvando così l'integrità della moneta unica e di tutto l'impianto dell'Unione Europea. Dopo una riunione-fiume dell'Eurogruppo, l'assemblea dei Capi di Stato e di governo europei, si arriva nella mattina di oggi 13 luglio ad un accordo che si basa sulle riforme proposte da Tsipras pochi giorni fa, accordo che viene annunciato su Twitter dal primo ministro belga Michel e confermato dal presidente del Consiglio europeo, il polacco Donald Tusk.

Dunque la Grecia avrà ancora gli aiuti finanziari dell'Esm, il fondo salva-Stati europeo, ma c'è da vedere se davvero Tsipras è riuscito a "salvare l'indipendenza" del suo Paese impedendo il rientro della Troika e le richieste ritenute fino a poco tempo fa esagerate (anche se poi il piano da lui proposto non se ne discosta molto). Borse europee in rialzo immediato, spread Btp-Bund che scende da 135 a 117 punti in pochi minuti.

E' ancora presto per poter dare i dettagli dell'accordo tra la Grecia e gli altri Stati europei, ma alcune cose sono subito chiare, cerchiamo di dare una sintesi dei punti principali:

  • niente Grexit, l'uscita dall'euro della Grecia è scongiurata: nessuna rottura dell'impianto monetario continentale, l'ipotesi di una Grexit controllata e a tempo proposta dalla Germania non passa
  • nuove riforme: Tsipras gioca abilmente sul tavolo delle trattative politiche ma anche su quello dell'immagine all'interno del suo paese; dopo aver respinto settimane fa un primo piano di riforme e indetto il referendum nel quale ha prevalso appunto il NO popolare, ecco che il premier greco getta sul tavolo un "suo" piano che contiene proprio le riforme (leggasi: tagli e austerity) che in precedenza aveva respinto: dopo qualche giorno di teatrini e giochi delle parti, il piano viene accettato, anche perchè scritto con l'aiuto dei tecnici francesi inviati dal presidente Hollande
  • la Grecia beneficerà di nuovi aiuti finanziari, fino a 50 miliardi grazie ad un nuovo fondo Esm, ma il prezzo da pagare potrebbe essere molto caro (privatizzazioni, svendite...)
  • ancora da chiarire il ruolo del FMI e come verrà ripagato il debito che Atene ha nei suoi confronti -ricordiamo infatti che tecnicamente la Grecia è in default parziale proprio per non aver pagato la rata di giugno al FMI- ma è chiaro che il Fondo non procederà alla richiesta di fallimento
  • il 20 luglio la Grecia deve pagare la quota di debito alla BCE, probabilmente i soldi saranno girati immediatamente grazie appunto al nuovo fondo di salvataggio

Resta ancora molto da fare e da chiarire, ma che sia arrivato l'accordo tra la Grecia e gli altri paesi europei è estremamente importante perchè evita di fatto le conseguenze peggiori, almeno per il momento: di sicuro la crisi del debito greco non finisce qui, nei prossimi mesi e anni se ne riparlerà ancora parecchio. I mercati ringraziano, l'euro pure, i greci non si sa.

Nelle prossime ore e nei prossimi giorni ulteriori approfondimenti.