I dati pubblicati dall’Istat sull’inflazione, mettono in luce ancora un problema annoso soprattutto per il settore agricolo. Secondo i dati Istat, infatti, i prezzi della verdura sono lievitati al 16,3% così come i prodotti alimentari che sono cresciuti dell’1,8%. Questi numeri sono stati analizzati da Coldiretti che mette in evidenza il gap abissale tra il prezzo pagato agli agricoltori e il prezzo finale del prodotto comprato al Supermercato. Secondo quanto stimato da Coldiretti gli agricoltori, per la verdura e non solo, non percepiscono nemmeno i compensi per coprire i costi della produzione, ma poi il consumatore è costretto ad acquistare quel prodotto a prezzi raddoppiati o quadruplicati.

Il carrello della spesa si fa sempre più pesante dunque con una serie di alimenti che sono aumentati di prezzo come ad esempio l’olio di oliva, la carne il latte ecc. Adesso – affermano dalla Coldiretti - occorre che l’aumento dei prezzi si ripercuota anche sui produttori che non sono più in grado si sostenere i costi a discapito poi di una industria che rivende a prezzi molto più alti. Quello della filiera è un problema del quale si parla da tempo, ma non si è riusciti a trovare una soluzione adeguata per diminuire il gap tra il prezzo pagato ai produttori e il prezzo del prodotto finale che, prima di arrivare nei banchi dei Supermercati, fa decine di passaggi che ne fanno incrementare il prezzo.

A mettersi di mezzo c’è poi anche l’industria e l’importazione di prodotti che arrivano da zone dove la manodopera e i costi di produzione sono sicuramente inferiori rispetto all’Italia, una realtà con la quale diventa difficile competere. Tutto ciò si sta vivendo in questi giorni con la guerra del latte avviata da Coldiretti.

A rischio il made in italy

In Italia il latte importato sta raggiungendo la quantità di quello prodotto nel paese, con la conseguenza che l’industria paga ai nostri allevatori un litro di latte a 33/34 centesimi equiparando il nostro prodotto a quello di tutto il resto del mondo. Nel comprato zootecnico la situazione è diventata ormai insostenibile, basti pensare che il costi medi di produzione di aggirano intorno a 40/42 centesimi (dati Coldiretti), ma poi, quando si va al Supermercato un litro di latte costa oltre un euro.

È qui che bisogna intervenire, in Italia abbiamo la fortuna di produrre, grazie all’ambiente, grazie alle qualità che il territorio offre, prodotti di altissima qualità, ma se non si difende il Made in Italy c’è il rischio di continue chiusure di aziende e, quelle che restano, sono costrette a produrre prodotti di bassa qualità per restare in piedi.