Con la Legge di Stabilità 2016 è stata confermata la possibilità di richiedere il bonusbebè fino al 31 dicembre 2017. Ebbene ricordare che tale agevolazione economica è rivolta alle famiglie con un basso Isee che hanno avuto un figlio o che lo hanno adottato nel corso di quest'anno. La buona notizia, diffusa da alcuni organi di stampa, è che tale misura che è attualmente di 36 mesi potrebbe essere estesa a 5 anni. Il Governo infatti sta pensando non solo di confermare tale bonus con la Legge di Stabilità 2017, ma anche di estenderlo appunto fino al compimento del 5^ anno di età del figlio, dato che il bonus bebè incomincia con la nascita del bambino.
Attualmente il bonus bebè è fruibile da tutti i genitori che ne hanno fatto richiesta dal 1^ gennaio 2015 in poi, al massimo entro 90 giorni dalla nascita o dall'adozione del bimbo. Essi però, a seguito della riforma dell’ISee avrebbero dovuto rinnovare i dati dell’Isee entro il 31gennaio 2016. Coloro che non lo avessero fatto possono ancora recarsi da un Patronato, un CAF o professionista abilitato per rifare l’ISee alla luce dei nuovi cambiamenti intervenuti quest’anno, anche perché l’Inps molto probabilmente ha fermato i pagamenti. L’Inps quindi una volta effettuata la rinnovazione dell’Isee prenderà automaticamente i dati dalla nuova certificazione inviata e provvederà a sbloccare i pagamenti delle prestazioni, insieme all’erogazione dei pagamenti dei mesi arretrati.
Cosa prevede il bonus bebè?
Il Bonus bebè prevede un sussidio mensile destinato ai nuclei famigliari che abbiano un valore Isee non superiore ad euro 25 mila annui. L’ammontare del sussidio va dagli 80 euro ai 160 euro al mese, in presenza di precisi requisiti reddituali. Nello specifico spetta un assegno mensile di:
- 160 euro al mese (1920 all’anno) se l’Isee non supera i 7 mila euro annui
- 960 euro all’anno, se l’Isee non supera i 25 mila annui.
Se la domanda viene fatta oltre i termini previsti dalla legge, il pagamento del bonus comincerà a partire dalla data in cui è stata trasmessa per via telematica la domanda.
La richiesta va presentata una sola volta per ciascun figlio e nel caso di gemelli la somma il bonus vale doppio. Può anche capitare che il Bonus bebè non venga più concesso al genitore che lo ha richiesto, magari dopo il suo decesso, o in caso di decadenza o rinuncia. In tali ipotesi l’altro genitore subentra nel diritto al ricevimento dell’assegno per lo stesso figlio, formulando però una nuova domanda.
Come va presentata la domanda per il bonus bebè?
La richiesta bonus bebè deve sempre essere presentata all'INPS.Vi sono 2 opzioni. La 1^ prevede che il richiedente invii il modulo del bonus bebè per via telematica al sito internet dell’INPS, dopo averlo compilato online. In tali ipotesi bisogna però possedere il PIN dispositivo. La 2^ opzione prevede che il richiedente possa recarsi però presso Caf e Patronati che provvederanno a formulare tale richiesta. L’assegno si riceve dal mese consecutivo a quello della nascita o dell’adozione del figlio. Il bonus non è soggetto a tassazione, anche se può essere sospeso :
- in caso di perdita del requisito economico
- a causa del decesso del figlio;
- se l’adozione viene revocata;
- in caso di affido in via esclusiva del bimbo al genitore non richiedente il bonus
ll richiedente, entro 30 giorni dal verificarsi di tali circostanze, deve provvedere a darne comunicazione all’INPS.